Tra le residenze nobiliari di Roma, Villa Torlonia è sicuramente una delle più originali e fantasiose. E’ la villa nobiliare più recente della città: la sua realizzazione infatti, costituita da più edifici disseminati all’interno di un elegante giardino all’inglese, si deve ai principi Torlonia. La famiglia iniziò la sua scalata verso il successo vendendo tessuti in piazza di Spagna: grazie agli ingenti proventi, si guadagnò la vicinanza delle più importanti famiglie romane, alle quali spesso garantivano prestiti di denaro.
Fu così che iniziarono ad essere celebrati importanti matrimoni che videro i Torlonia legarsi ai Colonna, agli Orsini e ai Borghese. Ma non solo: la famiglia diventò talmente influente da riuscire a conquistare il titolo di “principi”, in seguito ai lavori di bonifica del Lago del Fucino verso la fine del 1800. E ancora all’inizio del 1900 fondarono la Banca del Fucino, ancora oggi attiva e gestita dai discendenti della famiglia.
La storia di Villa Torlonia
La storia della villa iniziò invece con Giovanni Torlonia che nel 1797 acquistò Villa Colonna (già Pamphilj) sulla via Nomentana, incaricando Giuseppe Valadier di sistemare la tenuta in modo da renderla all’altezza delle altre residenze principesche di Roma. Fu così che iniziarono i lavori di sistemazione del Casino Nobile, del Casino dei Principi e dell’intero parco.
Gli altri edifici del complesso
Alla morte di Giovanni, fu il figlio Alessandro Torlonia a continuare ad occuparsi della villa. A partire dal 1832, incaricò dei lavori Giovan Battista Caretti, Quintiliano Raimondi e Giuseppe Jappelli, i quali realizzarono i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, la Tribuna con Fontana, il Teatro, l’Aranciera e la Capanna Svizzera (quella che sarà poi trasformata nella celebre Casina delle Civette). Nel 1840 furono inoltre avviati i lavori di costruzione anche della straordinaria Serra Moresca, le cui decorazioni sono state realizzate ad imitazione degli elementi architettonici delle moschee di Cordova e dell’Alhambra di Granada. Il principe fece poi innalzare anche i due curiosi obelischi in granito rosa, dedicati agli amati genitori, presenti ancora oggi nel giardino.
Il nuovo erede, Giovanni Torlonia Junior, si occupò invece della costruzione del Villino Medioevale e della fantasiosa e originale Casina delle Civette.
Villa Torlonia e Mussolini
Il principe era un personaggio assai particolare, tanto che decise di ritirarsi a vivere nella Casina, affittando l’intero Casino Nobile a Benito Mussolini, il quale visse qui dal 1925 al 1943, facendo realizzare anche due bunker sotterranei. Con l’occupazione delle truppe anglo-americane, l’intera villa subì gravi devastazioni e distruzioni, fino alla “rinascita” di epoca moderna: con l’acquisto nel 1977 della tenuta da parte del Comune di Roma, iniziarono i lavori di sistemazione e di restauro, che portarono all’apertura dei Musei di Villa Torlonia.
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