Ciao a tutti! Sono Tore il gladiatore, vi ricordate di me? Ci siamo conosciuti qualche tempo fa, quando vi ho raccontato la mia giornata tipo nel Ludus Magnus e cioè nella grande palestra dei gladiatori. Se non l’avete ancora letto cliccate qui!

Oggi vi racconto invece come si svolge una giornata tipo di spettacoli nell’anfiteatro più importante dell’antichità. Sì, avete indovinato, proprio nel Colosseo! Già da molti giorni prima però iniziano i preparativi: l’imperatore o un suo fidato collaboratore indice i giochi per celebrare qualche importante evento; iniziano così a giungere in città le belve feroci, dentro a gabbie controllate dai cacciatori, che le hanno catturate nelle zone più lontane dell’impero.

 

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Ricostruzione del Colosseo

 

Contemporaneamente degli agenti preposti iniziano a reclutare i migliori gladiatori e gladiatrici nelle palestre della città: inizia così un allentamento molto più intenso, per arrivare pronti al giorno della gara. In città si comincia a diffondere la notizia e tutti cercano il modo di trovare un posto per partecipare al grande evento!

 

Dove mi siedo?

Arrivato il fatidico giorno, sin dal mattino presto, la gente inizia ad entrare, ciascuno dal proprio ingresso, andandosi a posizionare nel posto assegnato. Quando il Colosseo è ormai pieno, con circa 70.000 spettatori tra donne, uomini, bambini, romani, stranieri e schiavi, ecco entrare i senatori e le sacerdotesse vestali che prendono posto nei grandi sedili di marmo accanto al palco imperiale, dove sta per giungere l’imperatore con la sua famiglia.

 

 

Che lo spettacolo abbia inizio!

Solo a questo punto inizia davvero lo spettacolo con la cosiddetta pompa e cioè la processione per omaggiare l’imperatore, a cui prendono parte non solo i gladiatori ma anche i sacerdoti e le sacerdotesse con le immagini delle divinità, musici, danzatori, qualche animale…Tutto è pronto quindi per la prima parte della giornata, quando si svolgono le venationes, e cioè i combattimenti tra belve feroci e gladiatori.

 

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Ed ecco entrare nell’arena di sabbia numerosi guerrieri, ciascuno con le proprie armi utili per le varie tecniche di combattimento e poco dopo dalle botole iniziano a saltar fuori tigri, leoni, pantere e dai grandi ingressi giungono invece elefanti, orsi, struzzi… Le urla, i versi degli animali, lo schiamazzo dagli spalti: c’è davvero una grandissima confusione! Di solito i gladiatori se la cavano con qualche ferita, mentre i poveri animali vengono uccisi e trascinati via.

A questo punto è di rito una pausa, sia per organizzare nuovamente l’arena per i prossimi spettacoli e per far riprendere fiato ai gladiatori, sia per dare il tempo agli spettatori di riposare e mangiare un boccone. A volte purtroppo, durante questi intervalli, si svolgono anche le condanne a morte dei prigionieri.

 

Gladiatori: ma quanti sono?

Nel pomeriggio riprendono per fortuna i giochi: questa volta a sfidarsi sono gladiatori contro gladiatori. Eccoli in tutta la loro possenza: il mirmillone, il secutor, il reziario, l’oplomaco (nomi strani, è vero, che si riferiscono ai diversi costumi, alle armi impiegate e alle armature indossate)…

 

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Voglio però dirvi una cosa importante a questo punto: è vero che può capitare che ogni tanto per le profonde ferite riportate qualche gladiatore possa non farcela, ma la maggior parte delle volte, dopo le dovute cure, ci si rimette in forma in pochi giorni, pronti per i prossimi combattimenti!

 

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Al sopraggiungere del tramonto gli spettacoli terminano e piano piano le persone iniziano ad abbandonare gli spalti, i gladiatori tornano nelle proprie palestre e il personale addetto alle pulizie e alla sistemazione del Colosseo comincia a sistemare ogni cosa, fino a notte fonda. L’indomani tutto deve essere di nuovo pronto per un’altra importante giornata all’ombra del Colosseo!