Che gli imperatori disponessero di una straordinaria residenza nel cuore della città di Roma, sul Palatino e quindi in una posizione dominante, è fatto ben noto. Ma alcuni di loro ci hanno lasciato testimonianze di straordinarie ville fatte costruire anche in tutta la regione: in campagna, al mare o sul lago!
Non solo Villa Adriana
La prima villa al di fuori dell’Urbe a cui tutti noi – giustamente – pensiamo è la stupefacente Villa Adriana a Tivoli, divenuta un simbolo mondiale di bellezza e ingegno costruttivo proprio per le sue innovative forme architettoniche. Ma Adriano non fu l’unico imperatore a costruire delle ville più o meno lontane da Roma, durante il corso dei secoli.
Tra le meglio conservate (e visitabili), possiamo citare la Villa di Orazio a Licenza, quella detta “degli imperatori” a Palestrina, la “Spelunca” di Tiberio a Sperlonga e quella di Domiziano a Sabaudia.
La Villa di Orazio a Licenza
Il poeta Quinto Orazio Flacco possedeva nel territorio di Licenza (non molto lontano da Roma quindi) una villa che gli fu donata nel 33 a.C. da Augusto attraverso Mecenate. E’ qui che il poeta venne a ritirarsi per godere della semplicità, dedicandosi alla meditazione, alla filosofia, alla lettura ed alla poesia.
L’edificio sorge su di un’area di 40 ettari, tra Mandela e Vicovaro, e di essa facevano parte anche un bosco, frutteti, oliveti e un terreno per il pascolo. L’abitazione era dotata di stanze disposte intorno all’atrio, alcune delle quali presentano una pavimentazione con splendidi mosaici a motivi geometrici in bianco e nero; e un grande quadriportico rettangolare con giardino centrale, analogo a quello della Villa dei Papiri di Ercolano, ne costituiva l’elemento principale. Alla fine del I sec. d.C., la villa venne completamente ristrutturata, con la realizzazione di un peristilio aperto sul panorama dei monti Lucretili e con la trasformazione del piccolo balneum, di cui era già dotata, in un vero e proprio impianto termale.
La Villa “degli imperatori” di Palestrina
La cosiddetta Villa degli imperatori di Palestrina (antica Praeneste) si trovava a meno di 2 km dall’importante Santuario della Fortuna Primigenia e si raggiunge percorrendo Viale Pio XII, la principale via commerciale della città. Certamente frequentata da Augusto, Tiberio e Marco Aurelio, è anche detta Villa di Adriano per via del ritrovamento, al suo interno, alla fine del XVIII secolo, della statua di Antinoo – rappresentato in veste di Bacco – oggi ai Musei Vaticani.
La villa, da un punto di vista panoramico, era collocata in un punto particolarmente privilegiato: da qui era infatti possibile godere tutta la vista su Palestrina e sulla facciata del Tempio. Gli unici resti di questo straordinario complesso monumentale si trovano oggi inglobati nel cimitero di Palestrina, realizzato dopo il 1860, e consistono – al piano inferiore – in circa 20 ambienti paralleli, di diverse dimensioni, tutti a forma rettangolare, con volta a botte e rivestimento in cocciopesto, comunicanti con un lungo corridoio, stanze umili quindi, forse utilizzate come magazzini per attrezzi e derrate oppure cisterne.
La “Spelunca” di Tiberio a Sperlonga
L’imperatore Tiberio scelse invece il litorale laziale per la realizzazione della propria villa, definita da Tacito e Svetonio “Spelunca”, da cui poi prese il nome la cittadina di Sperlonga. La villa, costituita da diversi ambienti disposti su terrazzamenti, era caratterizzata da un’area residenziale vera e propria con tanto di terme, piscina e caserme con le stalle. Ma la particolarità più grande era certamente la grotta decorata in cui Tiberio, insieme alla sua corte, amava trascorrere le proprie giornate dedicandosi allo svago e ai banchetti. Al suo interno furono rinvenuti dei gruppi scultorei di straordinaria bellezza che avevano come tema principale le gesta dell’eroe omerico Ulisse (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga). L’ingresso della grotta era preceduto da una grande vasca con acqua marina, nel cui centro era stata costruita un’isoletta che fungeva da sala da pranzo estiva. Questa vasca era a sua volta collegata all’interno della grotta con una piscina circolare; l’ambiente principale comunicava poi con due vani: uno ospitava un ninfeo con cascate d’acqua, l’altro ospitava il gruppo scultoreo dell’accecamento di Polifemo.
La Villa di Domiziano a Sabaudia
Anche Domiziano guardò al mare, scegliendo però Sabaudia e andando ad occupare la bella penisola che si affaccia sul Lago di Paola. Composta da numerosi ambienti, alcuni dei quali destinati al relax nella zona giardino, la villa si presenta oggi con un imponente prospetto rettilineo, realizzato lungo la sponda del lago con una grandiosa opera di banchinaggio, interrotta solo da due esedre porticate presso l’area termale, caratterizzata dalla tipica tripartizione calidarium, tepidarium e frigidarium, a cui si aggiungeva una grande palestra porticata. A nord della penisola, si trova l’area del bacino absidato, caratterizzato dalla presenza di strutture di una villa tardo-repubblicana preesistente su cui l’imperatore fece costruire la nuova residenza, abbattendo gli edifici che non rientravano nel suo progetto architettonico e cambiando uso agli altri. Qui gli architetti di Domiziano diedero prova di altissimo ingegno, riuscendo a integrare le strutture monumentali del precedente complesso nella nuova sontuosa abitazione, degna di un imperatore così importante!
Le altre ville imperiali nel Lazio
Tra le ville imperiali presenti nel Lazio, oltre a quelle sopra citate, se ne possono certamente aggiungere molte altre (poco conservate fino ai nostri giorni o note solo dalle fonti) come per esempio la Villa di Anzio abitata da Augusto e da Nerone (ma anche da altri dopo di loro); quella di Nemi riferibile a Caligola; quella a Subiaco collegabile a Nerone; la celebre Albanum Domitiani, la villa a Castel Gandolfo legata al nome di Domiziano (ma con attestazioni, discontinue, da Tiberio a Settimio Severo); o ancora quella di Genzano usata dagli Antonini. Insomma…vi era veramente una villa per ogni gusto! Controlla nel programma mensile quando è prevista una visita guidata ad una di queste meravigliose ville.