Per chi è in cerca di un perfetto binomio tra natura e storia, la visita guidata con apertura straordinaria alle Tombe di Via Latina (che spesso noi organizziamo: controlla qui!) è un appuntamento assolutamente da non perdere!
Il parco di via Latina: storia e origine
Il parco delle tombe infatti è uno dei complessi archeologici di maggior rilievo del suburbio di Roma, in grado di conservare ancora oggi, sostanzialmente intatto, tutto l’aspetto tradizionale dell’antica campagna romana.
Trovandosi al di fuori delle mura cittadine e lungo il percorso della via Latina – l’antica strada che collegava Roma a Capua – fu questo il punto in cui vennero edificati numerosi monumenti funerari databili dall’età Repubblicana fino all’Alto Medioevo. Tra i molti resti antichi oggi presenti nel verde parco archeologico, tre sono i sepolcri particolarmente ben conservatesi fino ai nostri giorni, in grado quindi di rivelare al visitatore spettacolari sorprese! Quali?
Il Sepolcro dei Valerii
Il primo è il Sepolcro dei Valerii. Datato al II secolo d.C., era circondato in origine da un imponente recinto che immetteva in un grande spazio a cielo aperto, in cui si aprivano due scale simmetriche che conducevano al livello sotterraneo, dove si trovava la vera e propria camera funeraria. E qui si trova la prima sorpresa. Il suo sontuoso apparato decorativo che in larga parte si è conservato quasi intatto fino ai nostri giorni: pavimento in mosaico, pareti che dovevano essere interamente rivestite con lastre di marmo e un’abbagliante decorazione in stucco bianco con rappresentazioni di creature fantastiche, eroti, figure femminili su tutta la copertura.
Il Sepolcro dei Pancrazi
Il secondo è il Sepolcro dei Pancrazi, posto proprio di fronte al precedente, sul lato opposto della via Latina. Realizzato a partire dalla fine del I secolo d.C., deve il proprio nome al Collegio Funeratizio dei Pancratii, i cui membri usarono questa tomba come personale luogo di sepoltura. Anche in questo caso, si tratta di un sepolcro sotterraneo, costituito però da ben due stanze: la prima è interamente decorata da affreschi e presenta un lungo bancone su cui furono disposti alcuni sarcofagi, mentre all’interno delle lunette degli archetti inferiori, venivano disposte le urne cinerarie. La seconda stanza invece presenta un sontuoso e articolato apparato decorativo ad affresco policromo e stucco, in cui compaiono anche quattro riquadri con scene mitologiche ed epiche.
La curiosità più grande della stanza, si trova proprio nel suo centro: un immenso sarcofago in marmo greco talmente grande da essere stato lì posizionato in modo da non poter essere mai trafugato e verosimilmente quindi l’intera tomba fu costruita proprio tutto intorno ad esso!
Il Sepolcro Barberini o dei Corneli
Il terzo sepolcro è quello cosiddetto dei Barberini o dei Corneli, il primo visitabile all’ingresso del parco. Il monumento funerario è databile al II secolo d.C. ed è costituito da due piani in alzato e da uno ipogeo, sotterraneo, rinvenuto in eccellente stato di conservazione. Il piano superiore del sepolcro è coperto da una volta a crociera interamente rivestita di intonaco affrescato a sfondo rosso ed elementi in stucco. Tra le raffigurazioni, si riconoscono gruppi di personaggi, vittorie alate su bighe, amorini, uccelli, animali marini, soggetti mitologici e sfondi architettonici. Un piccolo scrigno tutto da ammirare!