Tra i santi cristiani più importanti vi è senz’altro San Paolo di Tarso, colui che secondo la tradizione religiosa portò il messaggio di Cristo in Occidente, tra i cosiddetti “gentili” (i pagani non ebrei) giungendo fino al cuore dell’Impero, e cioè Roma.

 

San Paolo a Roma

Qui visse alcuni anni (si pensa che Paolo sia giunto in città intorno al 60 d.C.) tra predicazioni, conversioni e miracoli e sempre qui subì il martirio tra il 64 e il 67 d.C. all’epoca dell’imperatore Nerone. Nonostante siano passati quasi 2.000 anni dal suo passaggio nell’Urbe, ancora oggi migliaia di persone da tutto il mondo giungono in città per conoscere i luoghi del Santo e per pregare sulla sua tomba. Non è un caso quindi che San Paolo sia compatrono della città insieme a San Pietro.

I luoghi frequentati dall’Apostolo delle Genti sono numerosi, tutti carichi di suggestione non solo per il credente ma anche per chi vuole conoscere un aspetto importante della tradizione romana, scoprendo alcuni angoli storici della città, che giocarono un ruolo fondamentale nella creazione della devozione popolare. 

 

Le dimore di San Paolo

Tra i luoghi meno noti della vita di Paolo, vi sono le dimore in cui visse durante il suo soggiorno romano: l’insula di San Paolo alla Regola, nell’omonimo rione, dove sorse successivamente la Chiesa di San Paolo alla Regola. Scavi archeologici hanno messo in luce una stratificazione molto complessa che dall’epoca romana arriva sino ai nostri giorni. Nel I secolo d.C. questa zona era piena di magazzini, che servivano per lo stoccaggio delle merci che giungevano dal vicino Tevere, che furono poi trasformati in una insulae. Secondo gli scritti sacri, è qui che Paolo visse in libertà vigilata, sempre accompagnato da un soldato romano.

A poca distanza da questa prima presunta dimora, e precisamente lungo l’attuale via del Corso, vi è la Chiesa di Santa Maria in via Lata, sorta secondo la tradizione sopra un altro luogo in cui visse in prigionia il santo di Tarso.

Altra importante residenza è quella dei santi coniugi Aquila e Priscilla, sopra cui sorse la Basilica di Santa Prisca, dove Paolo avrebbe dimorato e dove ancora oggi è possibile ammirare, scendendo nei sotterranei, resti di strutture romane attestano che attestano anche la presenza di un importante mitreo.

 

 

 

La prigionia nel Carcere Mamertino

Dopo le dimore di San Paolo si passa ai luoghi che hanno visto compiere il suo destino: i luoghi della detenzione, della morte e della sepoltura.

Paolo, come Pietro, fu imprigionato nel temuto Carcere Tulliano o Mamertino, sulle pendici del Campidoglio: oggi i resti di questa storica prigione sono visibili nei sotterranei della Chiesetta di San Giuseppe dei Falegnami.

 

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Il luogo della morte: l’Abbazia delle Tre Fontane

La località detta delle Acque Salvie, lungo la via Laurentina, divenuta poi delle Tre Fontane (dove dal Medioevo sorge un importante complesso monastico con tre chiese), corrisponde invece al luogo del suo martirio. E’ qui infatti, secondo tradizione, che Paolo venne condotto per essere giustiziato mediante decapitazione: la sua testa rimbalzò per ben tre volte sul terreno facendo così sgorgare miracolosamente tre fonti d’acqua, oggi corrispondenti ad altrettante fontanelle all’interno della chiesa del martirio, la più importante di tutto il complesso monastico. 

 

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La necropoli romana e la Basilica di San Paolo fuori le Mura

Il corpo di Paolo venne poi trasportato nella vasta necropoli romana che si apriva lungo la via Ostiense e qui sepolto per volere della matrona Lucina. Ed è proprio in questo luogo che l’imperatore Costantino nel IV secolo d.C. fece erigere la primitiva Basilica di San Paolo fuori le Mura, oggi una delle più importanti della cristianità, scrigno di tesori preziosissimi!

 

 

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