Il primo cenno storico dell’esistenza a Roma di una chiesa dedicata a San Marcello si trova in una lettera datata al 418 con la quale Simmaco, Prefetto di Roma, informava l’imperatore Onorio della contemporanea elezione, avvenuta il giorno prima, di papa Bonifacio I, nella Chiesa di Marcello e di Eulalio (antipapa).
La prima chiesa dedicata a San Marcello: Crocifisso ligneo e Oratorio
L’antico edificio era a pianta basilicale con orientamento opposto a quello attuale. La chiesa infatti, nella notte del 22 Maggio 1519, fu quasi completamente distrutta da un incendio; dal rogo però si salvò miracolosamente un grande crocifisso ligneo quattrocentesco, che da quel momento divenne oggetto di grande venerazione, oggi visibile all’interno della chiesa nella cappella omonima.
Ad esso, portato processionalmente per tutti i rioni di Roma, venne attribuita la cessazione della peste nel 1522 e da quell’evento prodigioso ebbe origine l’Arciconfraternita del SS.mo Crocifisso, approvata da papa Clemente VII nel 1526. Nel 1562 la Confraternita decise la costruzione di un oratorio ed affidò l’incarico all’architetto Giacomo della Porta, che portò a termine i lavori nel 1568, grazie alle sovvenzioni dei cardinali Ranuccio e Alessandro Farnese. Leggi nel nostro articolo l’interessante storia dell’Oratorio del Crocifisso.
La “nuova” Chiesa di San Marcello al Corso: facciata e interno
Dopo la devastazione dell’incendio, la riedificazione della chiesa iniziò subito su progetto di Jacopo Sansovino, continuando poi sotto la direzione di numerosi architetti, tra i quali meritano particolare menzione Giovanni Mangone, Giovanni da Firenze detto Nanni di Baccio Bigio, e suo figlio Annibale Lippi, al quale si deve l’armoniosa abside. La facciata invece, concava e dalle linee barocche, fu realizzata tra 1681 e 1683 da Carlo Fontana.
L’interno della chiesa è a pianta rettangolare con cinque cappelle per lato con archi a tutto sesto, poggianti su pilastri. Dieci finestroni, cinque per lato sulla trabeazione, danno luce all’ampio vano.
Le opere d’arte nella Chiesa di San Marcello al Corso
Tra le opere d’arte più importanti vi sono le Storie della Vergine di Francesco Salviati nella Cappella Grifoni, i Quattro Evangelisti nella Cappella del Crocifisso opera di Perin del Vaga, i busti della famiglia Frangipane di Alessandro Algardi e la Conversione di San Paolo di Taddeo e Federico Zuccari nella cappella dei Frangipane. A sinistra dell’ingresso vi è poi l’imponente monumento eretto dal Sansovino per il cardinale Giovanni Michiel, avvelenato in Castel Sant’Angelo. Dell’omicidio fu accusato il cuoco, che venne fatto giustiziare da papa Giulio II, il quale ne incamerò i beni, anche se la voce popolare accusò Cesare Borgia, ma nulla fu mai provato! Consulta il programma mensile per vedere quando visitarle questi straordinari luoghi insieme a noi!