La più importante strada di Roma, via del Corso, ripercorre l’antico tracciato della Flaminia romana, che nel tratto interno alle mura prendeva il nome di via Lata, cioè larga. Cuore di Roma, lungo il suo tracciato si aprono oggi come ieri importanti palazzi e numerose chiese e basiliche, tra cui quella di Santa Maria in via Lata, al di sotto della quale si celano dei misteriosi e suggestivi sotterranei.

 

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I sotterranei di Santa Maria in via Lata

A circa sei metri di profondità infatti sono stati messi in luce i resti di un imponente edificio romano, datato al I secolo d.C., ancora oggi di incerta funzione. Si trattava forse di un portico monumentale: date le vaste dimensioni e la centralità della posizione, doveva essere senz’altro un luogo molto importante.

Nel III secolo d.C. però questo edificio cambiò probabilmente funzione, come si deduce dal fatto che venne suddiviso al suo interno in più ambienti, forse per adibirlo a magazzino: tutta la zona infatti in questo periodo perse la propria funzione di via monumentale, divenendo luogo di commerci e scambi.

 

Dall’epoca romana a quella medioevale

Tra il VII e l’VIII secolo poi questi horrea (magazzini) divennero un luogo di aggregazione di una comunità cristiana che qui organizzò un oratorio e una diaconia, con lo scopo di divenire punto di riferimento a livello assistenziale e devozionale per l’intera zona. E come è facile immaginare, furono apportate importanti modifiche alla struttura romana per poter qui ricavare un ambiente a tre navate adibito al culto e alle necessità della comunità religiosa.

 

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La cripta nei sotterranei di Santa Maria in via Lata

Nel IX secolo, con la costruzione della basilica superiore, questi spazi divennero una cripta, più volte restaurata ed in particolare nel XVII secolo ad opera di Pietro da Cortona, come testimoniano alcuni arredi ancora presenti.  

Tra gli antichi muri dei sotterranei, oggi restano ben poche decorazioni dell’importante apparato che un tempo doveva rendere unico questo luogo: gli affreschi di epoca medievale infatti sono stati staccati e trasportati al Museo della Crypta Balbi intorno alla metà del secolo scorso, per preservarli dall’umidità che si respira nei sotterranei. Ma cosa avremmo potuto ammirare? La serie di affreschi con le storie delle vite di alcuni santi come Sant’Erasmo e dei Sette Dormienti di Efeso, oltre alle storie bibliche del re Salomone e a preziosi arredi come il bel pavimento cosmatesco.

 

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La dimora di Paolo, l’Apostolo delle Genti

Ma all’interno di questi sotterranei vi è un’altra curiosità: secondo tradizione infatti, fu qui che nel I secolo d.C. avrebbe dimorato l’apostolo Paolo, tenuto prigioniero e legato ad una colonna corinzia. Vi è inoltre un pozzo, sorto sopra il punto esatto in cui il santo avrebbe miracolosamente fatto scaturire dell’acqua, grazie alle sue preghiere. Questo spiega la profonda devozione dei cristiani per questi ambienti sotterranei e per la sovrastante chiesa dedicata alla Vergine, che oggi ospita alcune opere di importanti artisti seicenteschi molto attivi in ambito romano, come le pale di Giuseppe e Pier Luigi Ghezzi, Giacinto Brandi e Giovanni Odazzi. Vieni a scoprire insieme a noi i sotterranei e la cripta di Santa Maria in via Lata: scopri quando nel programma mensile!