Se la Roma Sotterranea è la vostra passione, assolutamente imperdibile è la visita a uno dei luoghi più affascinanti di tutta Roma: la Basilica di San Clemente. Un viaggio in verticale per andare alla scoperta della lunga storia della città, osservando il suo continuo evolversi e mutare durante i secoli.
La storia della Basilica di San Clemente
Tutto ebbe inizio nel IV secolo, quando fu qui eretto un antico titulus dedicato a san Clemente, terzo papa dopo Pietro, che ai tempi dell’imperatore Traiano fu condannato all’esilio, ai lavori forzati in Crimea ed infine annegò nel Mar Nero.
Oggi possiamo ammirare ben due chiese sovrapposte: quella inferiore rimasta in uso fino all’anno 1000 circa e quella superiore, voluta da papa Pasquale II nei primi anni del 1100 ed edificata esattamente al di sopra della precedente. Quest’ultima fu poi in parte modificata durante il pontificato di Clemente XI da Carlo Fontana con il tipico gusto barocco, pur mantenendo ben visibile il suo aspetto più arcaico.
I sotterranei di San Clemente e i suoi affreschi
Ma è scendendo nei sotterranei che le sorprese diventano sensazionali. Lungo le pareti della basilica più antica, sono ancora ben visibili infatti gli affreschi realizzati tra IX e XI secolo, raffiguranti il Miracolo del bambino travolto dalla marea dopo la visita alla tomba di San Clemente e poi ritrovato sano e salvo; la Traslazione del corpo del santo dalla Crimea a Roma; le vicende di Sant’Alessio; la leggenda di Sisinnio, prefetto di Roma che tentò di catturare Clemente e che, accecato, incitava i suoi servi a trasportare una colonna scambiandola per il papa con la colorita espressione “Fili de la pute, traite” (forse la traduzione non serve in questo caso…)!
Il Mitreo di San Clemente
Continuando a scendere invece, si raggiunge quello che è il terzo livello, con una serie di ambienti tutti di epoca romana, tra i quali stupisce per intensità, il mitreo datato alla fine del II secolo d.C. che sorse tra le pareti di una insula più antica. Il complesso si articola in una serie di ambienti tra i quali si riconosce la Scuola Mitraica, un vano in cui venivano istruiti gli adepti prima di essere ammessi ai segreti più intimi del culto. La sala era decorata con stucchi e mosaici e lungo le pareti si distinguono alcune nicchie cosparse di graffiti legati ai sette gradi iniziatici. Il fulcro del rito però si svolgeva nell’aula principale dove ancora oggi è ben visibile il triclinio con i due podi che corrono lungo i lati e al centro la rappresentazione del dio Mitra. Nel IV secolo però la religione di Mitra fu dichiarata illegale ed il mitreo fu così abbandonato, cessando quindi di essere frequentato.
Il livello più antico dei sotterranei
Continuando a scendere fino ai livelli più antichi, quelli che risalgono al I secolo d.C. è possibile inoltre camminare all’interno di una serie di vani ad uso commerciale, pertinenti ad un’altra e più antica insula romana, sotto i cui pavimenti scorre una impetuosa sorgente d’acqua, ancora oggi forte e ricca.
E qui la visita si conclude anche perché ormai ci troviamo a quasi 20 metri di profondità sotto il livello della città attuale! Controlla il programma mensile per vedere se è prevista una visita guidata alla Basilica di San Clemente.