Tra i musei più straordinari di tutta la città, Palazzo Altemps merita indubbiamente un posto molto alto in classifica. Situato proprio alle spalle dell’incantevole piazza Navona, spesso passa quasi inosservato: sono infatti pochi i visitatori infatti che si spingono al suo interno. Il palazzo è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano e ospita una serie di opere molto pregiate, pezzi appartenuti alle collezioni private di alcune delle più importanti famiglie romane: i Mattei, i Boncompagni Ludovisi, i del Drago e ovviamente i padroni di casa, gli Altemps.
Palazzo Altemps: un po’ di storia
La storia stessa del palazzo racconta tutta la sua antica importanza. Il nucleo originale risale infatti al XV secolo quando Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV della Rovere – pontefice che diede inizio alla costruzione della Cappella Sistina – incaricò Melozzo da Forlì della sua costruzione e decorazione.
Di questa più antica fase restano ancora oggi ben visibili alcuni affreschi, tra cui merita una particolare menzione la piattaia, posta in uno dei saloni del piano nobile. Un arazzo millefiori dipinto davanti a una credenza sulla quale sono disposti, su una delicata tovaglia, i doni per il matrimonio di Girolamo Riario e Caterina Sforza celebrato nel 1477. Oggi però lo conosciamo tutti come Palazzo Altemps perché effettivamente nel 1568 venne acquistato dal cardinale Marco Altemps, rimanendo poi di fatto possedimento della famiglia fino all’epoca moderna. Una delle ultime discendenti della famiglia che qui abitò fu Lucrezia Altemps la quale nel 1883 sposò proprio nella cappella privata interna Gabriele D’Annunzio. Il Palazzo poi nel 1982 fu acquistato dallo stato Italiano e nel 1997 trasformato in sede museale.
I capolavori di Palazzo Altemps
Un museo che tra le sale sontuosamente affrescate presenta al visitatore capolavori assoluti della storia dell’arte. Ecco quindi che proprio nella sala della Piattaia sono presenti il celebre Ares restaurato da Gian Lorenzo Bernini (sue sono infatti le integrazioni di naso, piede e spada) e il gruppo straziante di Oreste ed Elettra, stretti in un tenero abbraccio consolatorio dopo aver tagliato i capelli in segno di lutto per la morte del padre Agamennone.
- Ares Ludovisi
- Oreste ed Elettra
Il Trono Ludovisi
Gioiello del museo è certamente il Trono Ludovisi, espressione più alta e poetica dell’arte magno-greca, pezzo più pregiato dell’intera collezione Boncompagni Ludovisi. I delicati rilievi raccontano la nascita di Afrodite, indicibile già per gli antichi – nasce infatti dalla spuma caduta in mare dai genitali di Urano evirato da Kronos – e per questo celata da un delicato velo che in origine era probabilmente dipinto come un cielo stellato.
Il Galata Suicida
Altro importante pezzo è il Galata Suicida, rinvenuto negli Horti Sallustiani insieme al Galata Morente oggi ai Musei Capitolini. Sorpresa finale della visita è la Chiesa di Sant’Aniceto, la cappella privata di famiglia – di fatto una delle chiese più sontuose di Roma – che custodisce al suo interno le spoglie di Aniceto, uno dei primi pontefici e martiri cristiani.
- Galata Suicida
- Chiesa di Sant’Aniceto
Palazzo Altemps è tutto questo e molto altro ancora: vieni a visitarlo insieme a noi!