Parlare di Mura Aureliane vuol dire parlare di una struttura edificata in difesa del cuore dell’Urbe (se vuoi leggere la loro storia clicca qui) che rimase di fatto in uso durante tutto il periodo della Roma papale fino a quando, dopo la proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia, furono per la prima volta pesantemente danneggiate e in parte demolite.

 

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Le Mura Aureliane

Imponente cornice della città, le mura portano i “segni” del loro lungo sviluppo, a partire dalla loro edificazione, voluta dall’imperatore Aureliano tra 271 e 275 per salvaguardare la città da possibili attacchi delle popolazioni barbariche provenienti dall’Europa del Nord, fino ad arrivare ai nostri giorni, attraverso trasformazioni, danneggiamenti e restauri.

Le Mura sono diventate rapidamente uno dei simboli della città, tanto da attirare l’attenzione dei papi che, a partire dal XV secolo, hanno affisso gli stemmi del proprio casato sulla cortina muraria, “firmando” così ogni intervento effettuato durante i secoli!

 

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Il circuito delle mura, che originariamente correva per quasi 19 km, sebbene oggi ridimensionato poiché misura una lunghezza di poco più di 12 km, non appare certo meno spettacolare! Da qui l’idea della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di aprire per la prima volta al pubblico nell’estate del 2021 i camminamenti di ben due tratti delle Mura Aureliane!

 

Il camminamento in via Campania

Il primo è in via Campania, da Porta Pinciana a via Marche, un percorso che consente di ammirare la maestosità del tratto murario qui conservato con due ordini di arcate risalenti, all’impianto originario, all’epoca dell’imperatore Onorio e cioè all’inizio del V secolo d.C.

 

 

E’ questo il tratto divenuto poi muro di confine della straordinaria Villa Boncompagni Ludovisi, edificata nel Seicento dal cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XV e demolita nel 1886 per l’apertura di via Veneto e la costruzione del quartiere che le gravita intorno. Di questo periodo resta ancora oggi visibile, proprio addossato alla mura, la gigantesca testa di Alessandro Magno collocata all’interno di una nicchia. Dall’alto del camminamento si gode di una bellissima vista: da un lato la straordinaria Villa Borghese e dell’altro il moderno quartiere Ludovisi.

 

 

Ma è al suo interno che si cela un “grande segreto”: è qui infatti che a partire dai primi decenni del Novecento ebbero sede importanti studi e abitazioni d’artista come quello di Ettore Ferrari, noto a Roma soprattutto per il monumento a Giordano Bruno a Campo dei Fiori. L’esperimento più curioso però fu sicuramente l’apertura nel 1890 della Scuola d’Arte Educatrice in corrispondenza della Torre XXXIX voluta dal ceramista Francesco Randone: “gratuita per le  bambine e i bambini dai sei anni ai quindici, senza distinzione di ceto, di religione, di cultura” che nel programma comprendeva oltre alle lezioni artistiche teoriche e pratiche, visite a mostre, musei e conferenze tenute da vari relatori!

 

 

 

Il camminamento in viale Pretoriano

Il secondo camminamento aperto al pubblico è in viale Pretoriano tra via dei Frentani e via dei Ramni.

 

 

E’ un tratto meno imponente rispetto al precedente, modificato per l’interro di almeno 5 metri e soprattutto in seguito alla costruzione settecentesca di Villa Gentili Dominici che portò alla trasformazione dell’antico camminamento in una passeggiata con vista su città e campagna che si concludeva con la Coffee House, luogo di sosta e di ristoro (di cui oggi non restano che rovine ricoperte da strutture moderne) e che fino a non molti anni fa, ospitava un magnifico roseto curato dalla famiglia.

 

 

Oggi il restauro della Sovrintendenza Capitolina ha restituito la situazione esistente nel XVIII secolo. E’ forse quindi possibile non partecipare alle nostre visite guidate per scoprire tutta la storia dei “nuovi” camminamenti: scopri nel nostro programma mensile quando!