La città di Roma, fin dalle sue origini, ha dimostrato un grande interesse per gli spettacoli, da quelli crudi e violenti del Colosseo, fino a quelli più sofisticati nei teatri. Di questi, molto numerosi in antico, oggi restano visibili i più imponenti come per esempio il Teatro di Marcello, quello di Balbo o di Pompeo, poi trasformati notevolmente nei secoli successivi.

 

La nascita del teatro “moderno”

È consuetudine concordare sul fatto che la nascita del teatro moderno avvenne nell’Urbe nel 1513, anno in cui fu eretto, sulla piazza del Campidoglio, un teatro ligneo ad opera di Pietro Rosselli. Si trattava però di una costruzione provvisoria, ideata per festeggiare il conferimento delle cittadinanza romana a Giuliano de’ Medici, fratello dell’allora papa in carica, Leone X.

 

La nascita del teatro all’italiana

Fu però il secolo successivo a determinare la nascita del teatro all’italiana: la diffusione del gusto barocco e la nascita del melodramma modificarono profondamente l’architettura teatrale, destinata a sottolineare fortemente la divisione delle classi nel secolo. Non è un caso che, proprio in questo secolo, molti furono i teatri privati ad essere realizzati dalle famiglie nobiliari nei propri palazzi, come per esempio fecero i Capranica, gli Altemps e i Barberini.

 

Palazzo Altemps_teatro_lasinodoro

Teatro Palazzo Altemps

La storia del Teatro Argentina

Fu solo nel Settecento che avvenne la definitiva apertura al pubblico dei teatri, che fin da subito divennero frequentatissimi perché le rappresentazioni potevano essere fatte solo in limitati periodi dell’anno, complici le severe leggi della Chiesa romana. E tra i primi teatri pubblici, vi fu proprio il Teatro Argentina, di proprietà della famiglia Sforza Cesarini ed inaugurato il 13 gennaio del 1732 con l’opera Berenice di Domenico Sarro.

 

Museo Teatro Argentina_lasinodoro

 

Pur accogliendo spettacoli di ogni genere – spesso con balli e numeri sulla corda, raramente delle commedie – per tutto il Settecento il Teatro, chiamato a far fronte a una spietata concorrenza, si aprì alle celebri feste del Carnevale, evento molto partecipato e celebrato nella capitale dello Stato Pontificio – come a Venezia – con grande sfarzo e coinvolgimento popolare.

L’Ottocento vede il Teatro divenire protagonista assoluto della città: è qui che nel 1816 Rossini presenta, in prima assoluta, il suo “Barbiere di Siviglia” e nel 1849 qui debutta anche “La battaglia di Legnano” su musica di Giuseppe Verdi. Quando nel 1870 Roma divenne la Capitale del nuovo Regno, il Teatro si trovò proprio al centro della nuova ed importante rete viaria e sociale, dal forte valore simbolico, che univa via Nazionale a Piazza Venezia e a Corso Vittorio Emanuele II.

L’Argentina quindi, fin dalla nascita, seppe quindi conquistarsi durante tutto il corso dei secoli, un ruolo di punta dell’offerta teatrale cittadina che potremmo dire ha mantenuto intatto fino ad oggi.

 

Il Museo del Teatro Argentina

E’ in questo contesto che diventa particolarmente interessante la visita del museo ospitato dal 1973 nel sottotetto del Teatro in grado di documentare tutta la sua interessante storia. Grazie alle opere e agli oggetti esposti è possibile ricostruire tutte le trasformazioni dell’area urbana in cui è sorto il Teatro, ammirare da vicino alcuni resti della struttura antica, come i quattro frammenti del più antico velario (soffitto) conservato con putti e festoni di fiori datato al XVIII-XIX secolo, e delle sue precedenti decorazioni, come i due dipinti murali in stile pompeiano della fine del XIX secolo o ancora gli studi per il sipario raffiguranti la “Ninfa Egeria che consiglia Numa Pompilio” di Cesare Fracassini, famoso pittore romano dell’epoca.

 

 

Ancor più esaltante è la sezione museale dedicata alla vita del Teatro, illustrata con l’esposizione di alcuni costumi di scena de “I Masnadieri” di Friedrich Schiller, di alcune foto di locandine, disegni e ritratti di cantanti, attori e ballerine (fra le quali la famosa danzatrice austriaca Fanny Essler), dalla prima opera qui rappresentata “Berenice” fino agli allestimenti scenici del Novecento.

 

museo teatro argentina_Elena Mannini_ I Masnadieri_Verdi_lasinodoro

 

E completa la visita agli spazi del museo una terrazza panoramica con vista esclusiva sui templi dell’area sacra di Largo Argentina. Controlla subito nel programma mensile quando è prevista la prossima visita guidata al Museo del Teatro Argentina!