In passato che il papato non fosse un’istituzione scevra da scandali e comportamenti discutibili era un fatto ben noto, così come erano ben conosciuti i figli nati dalle relazioni che gli allora cardinali intrattenevano con cortigiane, popolane, nobili romane e non.

 

I Papi e i loro figli

Alcuni di questi figli, non solo venivano legittimati ed educati come veri e propri principi, ma riuscivano addirittura a ricoprire incarichi determinanti nella politica del tempo: basti citare tra tutti Cesare Borgia, duca di Valentinois (e per questo detto il Valentino), valente condottiero e figlio di Alessandro VI

Ma non solo figli maschi ovviamente: anche le fanciulle venivano educate nel lusso e nell’agiatezza per essere poi usate come pedine fondamentali nella spietata politica matrimoniale dell’epoca. Alcune di loro, però, non si limitarono semplicemente ad essere etichettate come “figlie di” o “mogli di”, riuscendo così ciascuna a suo modo a ritagliarsi un proprio spazio nella storia.

 

Lucrezia Borgia

Partiamo dalla più famosa figlia di un pontefice, Lucrezia Borgia, vissuta a cavallo tra il XV e XVI secolo.

Terzogenita dell’allora cardinale Rodrigo e della sua più famosa amante, la locandiera Vannozza Cattanei, era sorella di Cesare, Giovanni (Juan) e Goffredo (Josè) e, come questi, venne educata nei raffinati ambienti della nobiltà romana. Fu affidata alle cure della nobile spagnola Adriana de Mila e sua dama di compagnia fu la giovane Giulia Farnese, divenuta poi amante dello stesso pontefice.

 

 

All’età di dodici anni Lucrezia venne data in sposa al signore di Pesaro, Giovanni Sforza, di quattordici anni più grande: il matrimonio però durò solamente quattro anni, poiché le politiche paterne imponevano nuove e più vantaggiose alleanze.

Fu così che il matrimonio venne giudicato nullo – poiché non consumato – e Lucrezia, virgo intacta, fu pronta per nuove nozze, non prima però di aver intrattenuto una relazione con un giovane cameriere papale spagnolo, tale Perotto, ritrovato annegato nel Tevere qualche tempo dopo!

Il secondo matrimonio fu celebrato nel 1498, quando la diciottenne Lucrezia divenne moglie di Alfonso d’Aragona, il diciassettenne figlio illegittimo del re di Napoli: sembra che tra i due giovani la passione fu immediata e il matrimonio combinato si rivelò un’unione d’amore!

 

 

Ma anche questa volta i piani politici dei Borgia, in particolare di Cesare, non tardarono ad arrivare e fu così che il duca Alfonso fu fatto assassinare senza pietà, rendendo Lucrezia vedova dopo soli due anni di matrimonio. Il trauma della perdita fu grandissimo e questo dolore portò la fanciulla a prendere maggiore consapevolezza della sua persona e della propria famiglia, che non condannò mai apertamente, ma che considerò come un pesante fardello di cui disfarsi nel modo meno traumatico possibile. È forse questo uno dei motivi che la portarono ad accettare la proposta di matrimonio del duca Alfonso d’Este per divenire così nel 1501 signora di Ferrara.

 

Lucrezia alla corte di Ferrara

Sebbene inizialmente fu accolta nella sua nuova città in modo freddo e prevenuto, bastò poco alla bella e intelligente duchessa per conquistare il favore dei suoi sudditi e del novello marito. Sappiamo ormai che ogni qualvolta Alfonso era lontano da casa, era la moglie a tenere le redini del ducato, rivelando ottime doti governative.

Fu anche madre prolifica, cosa che le causò notevoli disagi fisici, fino a portarla alla morte nel Giugno del 1519, a soli trentanove anni di età, lasciando così la sua famiglia e l’intero ducato in forte sconforto. Gli ultimi anni della sua vita infatti, furono bel lontani dagli eccessi e dalle stravaganze della corte romana, tanto da abbracciare una morigerata vita, riscoprendo una profonda fede e devozione, come ben emerge dai suoi ultimi presunti ritratti in cui appare con vesti estremamente caste e sobrie.

 

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A nulla però valsero le sue indiscutibili doti: la leggenda nera che la perseguitò in vita, fu ancora più clamorosa dopo la sua morte e per secoli Lucrezia venne dipinta come donna lasciva e spregiudicata, pronta a tutto pur di ottenere fama e ricchezza, avvelenatrice imperterrita oltre che amante insaziabile e incestuosa con il suo stesso padre e fratello! Fortunatamente però, gli studi più recenti hanno gettato nuova luce su questa straordinaria “figlia di Pontefice”, iniziando un processo di revisione storica ancora non terminato!

 

Girolama Borgia

Ma non vi fu solo Lucrezia. Il cardinale Rodrigo ebbe infatti anche un’altra figlia dalla relazione con una precedente amante, rimasta però ignota: Girolama nacque nel 1469 e a differenza dei fratellastri, non ottenne titoli e beni importanti, ma poté comunque trascorrere la sua vita a Roma in agiatezza economica, sposando nel 1482 il nobile romano Giovanni Andrea Cesarini. La morte però la colse l’anno successivo, spegnendosi così a soli quattordici anni!

Scopri nel prossimo articolo del blog le altre famose “figlie dei Pontefici” e per conoscere altri dettagli sulla vita di Lucrezia Borgia, partecipa alla nostra visita guidata: controlla nel programma mensile quando!