Lungo viale delle Terme di Caracalla, si nota una piccola chiesetta aperta principalmente per la celebrazione di matrimoni. Effettivamente il luogo è particolarmente suggestivo, divenendo una perfetta cornice nella giornata più importante delle coppie di innamorati. Grazie alla nostra associazione sarà possibile però, partecipando alla visita guidata alla Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, entrare al suo interno, potendo così ammirare tutto il suo splendore. Quando? Scoprilo qui!

 

La storia della Basilica e le bende di San Pietro

Il luogo infatti ha origini molto antiche: si racconta che l’apostolo Pietro, fuggendo dal carcere Mamertino, abbia in questo punto perso la benda (detta fasciola) che copriva le ferite prodotte dalla prigionia. Fu così che già nel IV secolo d.C. venne edificata una piccola chiesa denominata ad fasciolas o fasciolae e dedicata al culto di San Pietro martire. Fu poi nel VI secolo, ai tempi di papa Gregorio Magno, che la Basilica venne dedicata ai Santi Nereo e Achilleo. A causa però dell’area malsana e paludosa, papa Leone III nell’VIII secolo decise di abbattere il vecchio edificio per costruirne uno nuovo, poco distante, quello in cui sorge oggi. Gli interventi però più significativi furono quelli apportati tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento dal cardinale Cesare Baronio – membro della Congregazione dell’Oratorio di Roma, ancora oggi titolari della basilica – il quale si occupò non solo di effettuare necessari interventi di restauro, ma anche e soprattutto dell’abbellimento artistico ed estetico.

 

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Gli affreschi all’interno della Basilica

Entrando all’interno particolarmente suggestivo poter ammirare da un lato le fasi più antiche della Basilica, come per esempio il mosaico absidale dell’VIII secolo o le pregiate decorazioni cosmatesche, dall’altro gli ultimi interventi voluti dal Baronio.

 

 

E’ a lui infatti che si deve la realizzazione della straordinaria serie di affreschi che rivestono le pareti delle tre navate: in quelle laterali, una serie di pannelli figurati (realizzati da più artisti) presentano le atroci pene del martirio subite dagli Apostoli e da San Paolo; nella navata centrale invece vengono presentati la vita e il martirio dei santi titolari della chiesa, Nereo, Achilleo e Flavia Domitilla.

 

 

Si racconta infatti che i due uomini abbiano vissuto all’epoca dell’imperatore Domiziano (I secolo d.C.) ed erano due servi al servizio della famiglia di Domitilla: battezzati da San Pietro, convertirono la padrona poco prima delle nozze con un nobile romano; Flavia fece così voto di verginità e prese il tradizionale velo. L’imperatore Domiziano li fece quindi deportare sull’isola di Ponza condannandoli poi a morte.