Tra le mostre assolutamente da non perdere in questo autunno romano (oltre a quella dedicata a Van Gogh), merita una particolare menzione l’esposizione allestita a Palazzo Braschi, dal titolo semplice ma d’effetto: “Roma Medievale. Il volto perduto della città”.
“Roma Medievale”: le opere in mostra
Una mostra per riscoprire il volto perduto della città di Roma fra il VI e il XIV secolo e per gettare luce sul suo ruolo da protagonista nell’Europa cristiana e medievale non solo per i pellegrini, ma anche e soprattutto per regnanti e imperatori. La presenza della sede papale fece infatti dell’Urbe un polo politico di primaria importanza, al centro di complessi intrecci politici e diplomatici.
Moltissime le opere esposte (provenienti da numerosi prestatori tra musei, enti religiosi, istituzioni pubbliche e private), oltre 160, tra mosaici, affreschi e opere mobili, che coprono un arco temporale compreso tra l’epoca di papa Gregorio Magno e l’indizione del primo Giubileo del 1300 voluto da Bonifacio VIII. Ma non solo. Nell’esposizione infatti sono presentati al pubblico anche documenti provenienti in massima parte da luoghi e raccolte romane, allo scopo di invitare i cittadini a riscoprire le ricchezze della loro stessa città.
I luoghi iconici
Visitare quindi la mostra a Palazzo Braschi vuol dire calarsi nei panni di un pellegrino medievale che giungeva a Roma per entrare in contatto con le prime testimonianze del cristianesimo e le reliquie dei martiri. E si scoprirà così l’importanza di alcuni luoghi iconici della Roma medievale, sia dal punto di vista religioso che politico, straordinariamente arricchiti da preziose opere d’arte: il complesso del Laterano con la prima basilica cristiana edificata in città, cattedrale e sede papale; San Pietro che grazie alla tomba dell’apostolo divenne una delle tappe imprescindibili per i fedeli di tutta Europa; e ancora San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, prima basilica dedicata alla Vergine, custode delle importanti reliquie del Presepe.
I papi più rappresentativi
Una mostra che darà inoltre la possibilità di conoscere vita e opere dei papi più rappresentativi dell’epoca tra cui Gregorio Magno, Leone III, Innocenzo III e Bonifacio VIII, protagonisti di momenti chiave del Medioevo, comprendendo così pienamente il privilegiato rapporto tessuto nel corso dei secoli tra città e papato.
Le curiosità
Particolarmente suggestivo l’allestimento del grande salone del Museo, scenograficamente predisposto a ricreare lo spazio sacro di una chiesa medievale, proprio con lo scopo di far compiere un viaggio indietro nel tempo, sulle tracce della liturgia medievale, attraverso mobili, affreschi e arredi liturgici, ma anche preziosi reliquiari e suppellettili.
Una sezione è invece riservata alle icone mariane, spesso ritenute acheropite e cioè dipinte per intervento soprannaturale, oggetto anche per questo di particolare venerazione da parte dei fedeli, come per esempio la Madonna della Catena di San Silvestro al Quirinale, il cui appellativo si deve alla prodigiosa guarigione, a metà del XVII secolo, di un indemoniato!
Il lato “privato” della città medievale
Ma la mostra non vuole mostrare al pubblico solo il lato pubblico e ufficiale, ma anche quello privato, facendo rivivere la quotidianità della città medievale fatta di botteghe, artisti e artigiani, grazie all’esposizione di numerosi piccoli e preziosi oggetti provenienti dalla Crypta Balbi, una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano.
Non resta quindi che controllare il programma mensile per vedere quando è possibile andare insieme alla scoperta del “volto perduto della Roma medievale”: ti aspettiamo!