Sebbene non sia annoverato tra i mitici sette colli di fondazione di Roma, il Pincio oggi può considerarsi una delle alture più importanti della città, amata da romani e non, grazie anche alle sue straordinarie terrazze panoramiche!
Gli Horti sul Pincio
Sin dall’antichità, questa altura ospitò le ricche ville dei nobili romani, i cosiddetti horti, tra cui sicuramente quelli degli Anicii e dei Pincii anche se i più famosi furono quelli di Lucullo. Successivamente il colle si spopolò – come la maggior parte delle alture di Roma – e solo dal XV secolo in poi, tornò ad essere frequentato venendo scelto dagli Agostiniani di Santa Maria del Popolo, dai Minimi di San Francesco di Paola a Trinità dei Monti e dall’aristocrazia, come ci ricordano i giardini di Villa Medici.
Le trasformazioni moderne del Pincio
Sebbene l’architetto Giuseppe Valadier già alla fine del XVIII secolo abbia avuto l’idea di sistemare l’area sottostante di piazza del Popolo, fu solo con la dominazione francese dei primi del XIX secolo, che vennero intrapresi lavori sostanziali nella zona del Pincio, trasformandolo in un giardino pubblico, destinato a dare spazio e aria al popolo romano. I lavori si protrassero per molti anni e sostanziali furono gli stravolgimenti nel corso dell’Ottocento. Ma alla fine il risultato che si presenta ancora oggi, davanti ai nostri occhi, è un insieme di assoluta raffinatezza ed eleganza.
La Casina Valadier
Piazza del Popolo e il Pincio sono infatti uniti in un unico complesso neoclassico, tramite una serie di verdeggianti rampe che conducono fino alla sommità, dove le terrazze si aprono con profondo respiro in tutta la zona circostante. Valadier costruì proprio in cima anche la straordinaria Casina Valadier, proprio sopra i resti del Casale degli Agostiniani, a sua volta impiantato su un’antica cisterna romana.
I busti del Pincio
Ancora oggi questo luogo si presenta come una sofisticata caffetteria, immersa nel verde del colle e circondata dalla serie di busti di personaggi illustri. L’idea di collocare proprio qui busti di personaggi meritevoli risale al periodo della Repubblica Romana, sebbene la vera e propria messa in opera si ebbe solo nel 1851. Ad oggi se ne annoverano 229 e tra questi per esempio Raffello Sanzio, Giotto, Savonarola, Archimede o ancora Mazzini. Tre invece ricordano altrettante donne: Vittoria Colonna, santa Caterina da Siena e Grazia Deledda.
Vi è poi quello del matematico e astronomo Angelo Secchi, la cui storia è da raccontare. Qui infatti il Secchi, direttore dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano, aveva fatto inserire la “mira” per determinare il meridiano di Roma e alla sua morte questa “mira” venne collocata proprio sul suo busto!
Ma questi sono solo alcune delle curiosità di questo straordinario colle romano. Per scoprire tutte le altre, vieni a visitarlo insieme a noi (controlla qui quando!)