Il più notevole [tra i monumenti] è il cosiddetto Mausoleo, un grande tumulo di terra, innalzato presso al fiume [Tevere] sopra un’alta base rotonda di marmo bianco, tutto ombreggiato da alberi sempreverdi, fino alla cima, sulla quale era la statua di Cesare Augusto, in bronzo dorato. E sotto quel tumulo vi erano le celle sepolcrali di lui, dei suoi parenti e degli amici più intimi. Dietro c’è un grande bosco sacro che offre splendide passeggiate.
Così lo descriveva Strabone nel Gheographikà (libro V, 3,8)
La nascita del Mausoleo
L’idea di edificare il Campo Marzio iniziò proprio con Augusto e precisamente con la costruzione del monumento sepolcrale dell’imperatore e della sua famiglia. Il grande sepolcro dinastico fu costruito, infatti, intorno al 28 a.C., subito dopo la vittoria nella battaglia di Azio (il celebre scontro che vide Roma scontrarsi con l’Egitto di Marco Antonio e Cleopatra) quando Ottaviano aveva solo 35 anni. Il luogo scelto per la costruzione, ai margini settentrionali del Campo Marzio e a ridosso del Tevere, apparì così l’ubicazione ideale: al di fuori del centro abitato, ma in posizione dominante in modo da poter essere visibile da gran parte della città. Il Mausoleo di Augusto è il più grande sepolcro circolare del mondo antico: ha un diametro complessivo di quasi 90 metri e raggiunge un’altezza presunta di almeno 45 metri, eguagliando quasi la vetta del Pincio!
Le sepolture illustri
Il primo ad essere sepolto all’interno del mausoleo di famiglia fu Marcello (nipote prediletto di Augusto) morto nel 23 a.C., insieme alla madre di Augusto, Azia maggiore. Seguirono poi Agrippa, Druso maggiore, Lucio e Gaio Cesare. Augusto, morto in età avanzata (circa 77 anni) fu qui sepolto nel 14 d.C. e fu seguito dai nipoti Druso minore e Germanico, dalla moglie Livia Drusilla e dal figlio adottivo Tiberio. Ma non solo. Il mausoleo rimase infatti l’unico sepolcro imperiale utilizzato da tutti i successori di Augusto fino almeno a Nerva, qui sepolto nel 98 d.C. Il suo successore, Traiano, decise di deporre le proprie ceneri in un’urna ai piedi della Colonna Traiana (in pieno centro cittadino!), mentre Adriano diede il via alla costruzione di un nuovo mausoleo, divenuto poi Castel Sant’Angelo, dove verranno poste le ceneri di tutti gli imperatori del II secolo d.C.
L’aspetto del Mausoleo
Sontuosissime le decorazioni del mausoleo fatte di marmi preziosi che rivestivano le pareti, statue e oggetti assai particolari come per esempio quelli posti all’ingresso del monumento: i due obelischi egizi (oggi uno all’Esquilino e l’altro al Quirinale) e le celebri “Res Gestae Divi Augusti” incise su tavole bronzee in grado di raccontare tutte le imprese di Ottaviano Augusto.
La storia del Mausoleo dopo la caduta dell’Impero
Con la caduta dell’impero romano, il mausoleo fu più volte trasformato e riadattato durante il corso dei secoli: nel XIII secolo divenne un fortilizio dei Colonna, poi cava di estrazione di materiali e calcara, poi nel XVI secolo entrò a far parte del giardino di un palazzo dei Soderini fino ad essere stato trasformato in un anfiteatro dai Correa dove si tenevano giostre e cacce di tori e bufale per divertire la nobiltà e il popolino. Nel 1810 divenne il primo teatro di prosa per recite diurne e dopo essere passato al Demanio del Regno d’Italia, l’edificio fu adibito a spettacoli ed eventi di vario genere come per esempio il banchetto offerto nel 1875 in onore di Giuseppe Garibaldi! Ma la sua storia non finisce qui. Nel 1907 passò di proprietà al Comune di Roma che lo trasformò in sala per concerti (Auditorium Augusteo) che rimase in funzione fino al 1936 anno in cui si decise di procedere con la demolizione di tutto ciò che faceva parte delle costruzioni successive con l’idea di riportare alla luce proprio il suo aspetto più antico di mausoleo imperiale, cuore delle neonata piazza Augusto Imperatore progettata dall’architetto Vittorio Ballio Morpugo ed inaugurata nel 1938.
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