Per chi decidesse di recarsi ad Ostia, assolutamente da non perdere è la visita dello straordinario parco archeologico per assaporare tutta la magnificenza dell’antica città di epoca romana.

Ma la storia di questa importante cittadina, sorta a circa 40 metri di distanza dall’Urbe, non si esaurisce con la caduta dell’Impero Romano, anche se pian piano iniziò a svuotarsi, ad allontanarsi dalla foce del Tevere e da Portus (l’antico porto di Roma, oggi a Fiumicino), centro che ormai non svolgeva più il suo importante ruolo economico.

Gregoriopoli: la prima cittadella fortificata

Fu così che i pochi abitanti rimasti iniziarono ad addensarsi presso l’ansa del Tevere, dando così vita a un piccolo Borgo, divenuto con papa Gregorio IV – nel IX secolo – una vera cittadella fortificata, detta Gregoriopoli, per proteggere l’esigua popolazione ostiense minacciata dalle scorrerie saracene.

Si deve invece a papa Martino V, nel 1400, la costruzione di un torrione cinto da un fossato a guardia del Tevere. Il sito rivestiva infatti un ruolo di primaria importanza nel controllo dei traffici doganali per la presenza delle saline, il cui monopolio spettava alla Curia.

Fu questo il motivo per il quale il cardinale Guglielmo d’Estoutville, – vescovo di Ostia dal 1461 al 1483 – andò a ripristinare la cinta muraria dell’antica Gregoriopoli, facendo inoltre erigere al suo interno tre file di case a schiera, tuttora ben visibili e ancora abitate.

Ed è proprio qui che è anche possibile ammirare la piccola ma antica Cattedrale di Santa Aurea dedicata ad una nobile fanciulla vissuta e perseguitata nel III secolo d.C. perché cristiana e sorta dove secondo tradizione si trovava una vasta necropoli in cui fu sepolta anche Santa Monica, presente ad Ostia nel 387 d.C. insieme a Sant’Agostino, suo figlio. L’edificio attuale fu però completato nel 1483 dall’architetto fiorentino Baccio Pontelli su richiesta del cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio II), anche se chi l’aveva voluta era il suo predecessore, il cardinale d’Estouteville appunto.

Il Castello di Giulio II

Ma il monumento certamente più significativo del Borgo è l’imponente castello, la cui costruzione inizia sempre nel 1483 e vede protagonisti nuovamente i nostri della Rovere e Pontelli.

Ostia_Castello_di_Giulio_II_ingresso_lasinodoro

Alto esempio di architettura militare rinascimentale, il complesso presenta un circuito perimetrale di casematte (e cioè camere da sparo), tre torrioni (uno dei quali inglobò la torre di Martino V), un ampio fossato circostante e un “rivellino”, un elemento in muratura eretto dinanzi alle porte per difenderle dal fuoco e dai proiettili nemici, facilitando così le sortite dei difensori.

Negli anni successivi, la valenza strategico-militare del castello fu parzialmente attenuata dalla costruzione di ambienti residenziali e di uno scalone monumentale, decorato da affreschi policromi con eleganti grottesche alternate a pannelli con scene del mito di Ercole, attribuiti alla scuola di Baldassarre Peruzzi.

Il castello non ebbe tuttavia vita semplice: dopo meno di un secolo dalla sua costruzione, nel 1557 un’alluvione senza precedenti comportò lo spostamento del letto del fiume Tevere e l’ansa su cui il castello sorgeva sparì!

Ostia e il castello di Giulio II prima della piena del 1557_lasinodoro

Questo ovviamente segnò la fine della funzione del castello come luogo di controllo e di dogana lungo il fiume, decretandone il progressivo abbandono, tanto da divenire prima ricovero per il bestiame e poi, nel momento più buio della sua storia, alla fine dell’Ottocento, alloggio per i prigionieri destinati ai lavori forzati con i quali Pio VII e Pio IX intrapresero i primi scavi archeologici di Ostia Antica!

Può dunque mancare la visita al Castello di Giulio II? Certo che no! Controlla nel programma mensile quando è prevista la prossima visita guidata!