Prosegue la nostra piccola lista sui sette re di Roma! Riprendiamo dal quarto… Se vuoi leggere invece dei primi 3 re, vai al nostro precedente articolo sui Re di Roma.
Anco Marzio
Nipote di Numa Pompilio, fu l’ultimo re di origine sabina e regnò per 24 anni. Continuò le guerre con le città vicine, ma fu anche un grande costruttore. Tra le altre cose infatti fondò la città di Ostia (attuale Ostia Antica), costruì il primo ponte in legno sul Tevere, Ponte Sublicio, e anche il porto sull’Isola Tiberina.
Fu molto attento anche all’aspetto religioso, portando avanti le cerimonie sacre volute dal nonno. Alla sua morte fu eletto re Tarquinio Prisco, che era diventato un suo grande amico, nonché suo figlio adottivo.
Tarquinio Prisco
Nato da madre etrusca e padre greco, giunto a Roma si fece notare subito per le sue grandi qualità, tanto da essere adottato da Anco Marzio. Alla morte di questi, venne proclamato re e proseguì le guerre di espansione contro le città italiche. Essendo molto legato al mondo etrusco, portò a Roma molte tradizioni tipiche di questo popolo e anche lui venne ricordato per essere stato un grande costruttore. Durante il suo regno vennero costruiti il Circo Massimo per ospitare le corse dei carri e il più importante tempio della città, quello sul Campidoglio dedicato a Giove Capitolino; venne inoltre realizzata la prima fogna cittadina, la cosiddetta Cloaca Massima e furono innalzate le prime mura difensive intorno alla città di Roma.
- Plastico della Roma dei Tarquini
- Ricostruzione della gara
Regnò per 38 anni, fino a quando non venne assassinato dal figlio legittimo di Anco Marzio, che rivendicava per sé il trono: questi però non aveva fatto i conti con la valorosa moglie di Tarquinio Prisco, Tanaquil, che riuscì a far ottenere il trono al marito di sua figlia, Servio Tullio.
Servio Tullio
Figlio di una schiava, fin da bambino fu però destinato ad un grande avvenire: sulla sua culla si dice infatti che brillasse una fiamma! Grazie alla moglie di Tarquinio Prisco, Tanaquil, che ne aveva visto le potenzialità e lo aveva fatto sposare con la figlia, divenne re di Roma, governando per ben 43 anni.
Per prima cosa capì che per mantenere e proseguire le conquiste i Romani avevano bisogno di un forte, numeroso esercito disciplinato. Fu anche il primo ad effettuare un primo censimento generale del popolo, per poter così conoscere meglio i suoi sudditi; portò a termine la costruzione delle mura della città e costruì importanti templi.
Fu però ucciso in modo tremendo dalla figlia Tullia insieme al marito, il futuro re Tarquinio il Superbo. Si tramanda infatti che Tarquinio, gettò il re da una scalinata e che il sovrano, ferito ma non ancora morto, fu poi finito dalla figlia, che gli passò sopra con un carro trainato da cavalli!
Tarquinio il Superbo
Giungiamo all’ultimo re di Roma, il più odiato, come ci suggerisce il suo stesso nome. Sappiamo già come si liberò del suo predecessore, grazie anche all’aiuto della sua spietata moglie. Anch’esso di origine etrusca, regnò in modo autoritario e violento, incutendo paura e disprezzo nei suoi sudditi. Ma fu anche un bravo militare e portò Roma ad allargare le sue conquiste, oltre a terminare alcune importanti costruzioni come la Cloaca Massima, cioè la fogna cittadina e il tempio dedicato a Giove Capitolino.
Ma tutti i suoi buoni interventi non riuscirono a fermare l’odio che il popolo provava per la sua cattiveria: fu così che venne allontanato dalla città per la somma gioia dei Romani, che da quel giorno decisero di non avere più un re. Iniziò così il periodo della Repubblica. Correva l’anno 509 a.C.
Ti è piaciuto questo veloce “ripasso”? Se vuoi conoscere altre storie su Roma e i suoi re non ti resta che partecipare alle nostre visite guidate giocate: controlla il programma!