Vi ricordate tutti i nomi dei sette Re di Roma? Anche in ordine cronologico? No? Allora questa piccola lista farà proprio al caso vostro. Pronti, partenza, via!
Romolo
Al primo posto troviamo ovviamente lui, il più famoso re di Roma. Tutti almeno a grandi linee conosciamo la leggenda dei due gemelli fondatori della città. Romolo e suo fratello Remo, figli del dio Marte e di Rea Silvia, dopo essere stati abbandonati per ordine dello zio Amulio dentro una cesta sul fiume Tevere ed essere stati trovati da una lupa, vengono adottati dal pastore Faustolo e sua moglie Acca Larenzia, fino a quando, divenuti adulti, non decidono di vendicarsi dell’odiato zio, uccidendolo e ripristinando sul trono il loro nonno Numitore, legittimo re di Alba Longa.
Divenuti più grandi, Romolo e Remo decisero di fondare una nuova città e tramite un presagio divino, cioè il volo degli uccelli, venne decretato il vincitore e quindi il primo legittimo re della nascente città. Correva l’anno 753 a.C.. Sappiamo tutti che fu Romolo ad ottenere la vittoria, destando però l’ira del fratello, che venne così ucciso in un’aspra lotta.
Appena fondata la nuova città, Romolo accolse diversi personaggi provenienti dai villaggi vicini e per procurarsi qualche fanciulla, decise di mettere in atto il famoso “ratto delle Sabine”: sembra che una di queste, la bella e valorosa Ersilia, sia poi diventata la moglie di Romolo stesso!
Dopo molti anni di regno e secondo un’altra leggenda, Romolo ascese al cielo, divenendo un dio con il nome di Quirino, da cui il nome del colle Quirinale! Scopri qui tutte le curiosità sui Sette Colli di Roma!
Numa Pompilio
Dopo tante battaglie e sangue, arrivò a Roma un re buono e pio, che non combatté, nei suoi 43 anni di regno, nemmeno una guerra! Era di origine sabina, cioè dello stesso popolo che si unì ai Romani dopo il famoso “ratto delle Sabine” e aveva sposato proprio la figlia di Tito Tazio, capo dei Sabini. Rimasto vedovo, secondo la leggenda si innamorò perdutamente della bella ninfa Egeria, che gli avrebbe così suggerito tutte le riforme e le buone leggi che Numa Pompilio donò poi a Roma.
Viene ricordato per essere stato il re che fece costruire molti dei templi più antichi della città, tra cui quello della dea Vesta nel Foro Romano e per aver dato pace e prosperità al suo popolo. La figlia Pompilia diventerà invece la madre del quarto re di Roma, Anco Marzio. Ma andiamo con ordine.
Tullo Ostilio
Romano di nascita, fu un re che sin da subito si distinse per l’aiuto verso i più poveri e i più deboli. Iniziò con lui una fase di guerre, di espansione e di conquista delle potenti città vicine, tanto da essere ricordato proprio per aver istituito tutto ciò che riguardasse la disciplina militare e l’arte della guerra.
Si dice inoltre che fosse così impegnato in battaglia, da dimenticarsi di onorare gli dei, tanto da scatenare una tremenda pestilenza in città e sebbene supplicò Giove di porvi rimedio, ricevette in cambio una tremenda punizione: un fulmine venne scagliato su di lui uccidendolo all’istante! Questo evento fu visto dai Romani come un pessimo presagio: avrebbero dovuto scegliere molto più accuratamente il successivo re, un re che seguisse l’esempio pacifico di Numa Pompilio e optarono così per Anco Marzio, nipote proprio di Numa Pompilio.
Per conoscere la storia degli altri Re di Roma, non ti resta che leggere il nostro prossimo articolo!