Roma è la città della storia, dell’arte e dell’architettura: durante il corso dei secoli sono infatti stati creati immensi capolavori in grado di raccontare e rappresentare al meglio gusti e idee tipici di ogni epoca. Tra tutte queste meraviglie, ve ne sono però alcune veramente curiose e insolite: quali? Scopriamole insieme!
1) La Casa dei Crescenzi
L’edificio in via Petroselli, proprio accanto al Municipio, vanta un vero e proprio primato: è l’unico esempio di abitazione baronale dell’alto Medioevo presente in città! Costruito sulla base di una torre del XII secolo per volere dei Crescenzi, fu appositamente realizzato per meglio controllare gli antichi moli da cui la famiglia romana riscuoteva un pedaggio. Ristrutturato più volte durante il corso dei secoli, presenta ancora oggi ben visibili all’esterno decorazioni straordinarie come i capitelli in cotto sulle semicolonne e le mensole impreziosite da amorini. Oggi ospita il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura.
2) La Casa dei Mostri
E’ con questo nome che è conosciuto Palazzo Zuccari (sede della Biblioteca Hertziana) in via Gregoriana, a pochi metri dalla Chiesa della Trinità dei Monti. La sua inconfondibile facciata infatti è arricchita sia da un portone a forma di bocca di mascherone spalancata, pronta ad “inghiottire” chiunque osi varcare il suo ingresso, sia da strane decorazioni presenti sulle finestre. Il tutto fu costruito da un’idea dell’architetto Federico Zuccari nel 1592, suo primo proprietario.
3) Il palazzo curvo
In via di Grottapinta, alle spalle di Campo de’ Fiori, vi è un palazzo la cui facciata è completamente curva. Frutto dell’estrosità di un geniale architetto? Non proprio! Il palazzo infatti ricalca la forma semicircolare della cavea dell’antico Teatro di Pompeo!
4) Galleria Sciarra
A pochi metri di distanza dalla Fontana di Trevi, vi è un passaggio “segreto” straordinario, la Galleria ricavata nel cortile privato di Palazzo Sciarra: un gioiello liberty nascosto ai più, ma decisamente da non perdere! Un capolavoro architettonico che salta agli occhi per la ricchezza delle sue decorazioni. Il progetto si deve all’architetto Giulio De Angelis, mentre il pittore Giuseppe Cellini pensò alle decorazioni, in cui si riconoscono figure che rappresentano le virtù femminili della vita borghese ottocentesca, con donne eleganti: il tutto per rendere omaggio alla madre del committente, il principe Maffeo Colonna Sciarra. Galleria Sciarra infatti, dal 1886, collegava gli spazi appartenenti al principe Maffeo Barberini-Colonna di Sciarra con quelli dell’attività editoriale di cui era proprietario, la redazione del quotidiano la “Tribuna” e della rivista letteraria “Cronaca Bizantina”.
5) La Casina delle Civette
All’interno del parco di Villa Torlonia, vi è un edificio realizzato all’inizio del 1900, che per la sua estrosità è impossibile definirlo semplicemente Liberty: la Casina delle Civette. Tutto si deve al principe Giovanni Torlonia e alla sua passione per l’esoterismo e per le civette, che si ritrovano ovunque: nei capitelli, nelle decorazioni interne ed esterne, nelle vetrate e in passato perfino nella carta da parati della sua camera da letto! Colore, luce, forme insolite e curiose rendono la Casina assolutamente uno degli edifici più eccentrici di tutta la città.
6) Il Villino delle Fate
Tra le meraviglie del quartiere Coppedé, spicca per originalità e bellezza il villino plurifamiliare, detto delle Fate, che l’architetto impreziosì con decorazioni ispirate alle tre principali città italiane. Firenze, rappresentata dalle immagini di Dante e Petrarca e dall’inconfondibile cupola di Santa Maria del Fiore, che vale alla città anche la dicitura di Fiorenza Bella; Venezia, con i suoi velieri e l’immancabile leone di San Marco; infine Roma, associata alla sua grandezza eterna grazie ai simboli della sua fondazione, i gemelli Romolo e Remo allattati dalla Lupa. Tra torrette, avancoporti, logge e balconcini, il nome del villino non poteva che essere più azzeccato: sembra veramente di vivere nel mondo delle favole!
7) Casino Massimo Lancellotti
Non lontano dalla Basilica di San Giovanni in Laterano e precisamente in via Matteo Boiardo, si nota un casino elegante e raffinato, impreziosito nelle sue facciate da rilievi di sarcofagi e busti di epoca romana: si tratta del Casino Massimo Lancellotti. All’interno, le tre piccole ma straordinarie sale, sono tutte interamente affrescate con soggetti particolari: la prima sala è dedicata alla Divina Commedia di Dante, la seconda all’Orlando Furioso dell’Ariosto e la terza alla Gerusalemme Liberata del Tasso. Tutto si deve all’estrosità del committente, il principe Massimo che chiamò nella sua residenza un gruppo di pittori molto particolari, i Nazareni: artisti del nord Europa convertiti al Cristianesimo, talmente religiosi da essere soprannominati “nazareni” per il loro taglio di capelli, dalla chiara ispirazione!
8) La Casa dei Cavalieri di Rodi
Impossibile è non rimanere incantati guardando l’edificio rinascimentale situato nel cuore dei Fori Imperiali, proprio a lato dei Mercati di Traiano ed esattamente al di sopra del Tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto: la Casa dei Cavalieri di Rodi. Sede oggi dell’ordine dei Cavalieri di Malta di lingua italiana, fu trasformato in residenza nobiliare verso la metà del 1400 dal cardinale Marco Balbo, nipote di papa Paolo II. Con i suoi saloni affrescati e la cappella dedicata a San Giovanni Battista ricavata all’interno di preesistenti strutture romane, ha come protagonista assoluta la loggia con affaccio sui Fori che lascerà senza fiato il suo fortunato visitatore!
9) La Casa di Lorenzo Manilio
Lungo via del Portico d’Ottavia, nel cuore del ghetto, il mercante romano Lorenzo Manilio fece costruire nel 1468, come propria dimora, un edificio interamente decorato da elementi ad imitazione di quelli della Roma antica. Fece inoltre incidere sulla sua facciata un’iscrizione in latino che così recita: “Mentre Roma rinasce all’antico splendore, Lorenzo Manilio, in segno di amore verso la sua città, costruì dalle fondamenta sulla piazza Giudea, in proporzione con le sue modeste possibilità, questa casa che dal suo cognome prende l’appellativo di Manliana, per sé e per i suoi discendenti, nell’anno 2221 dalla fondazione di Roma, all’età di 50 anni, 3 mesi e 2 giorni; fondò la casa il giorno undicesimo prima delle calende di agosto”.
10) Palazzo Mattei di Giove
Edificato da Carlo Maderno tra il 1598 e il 1611 per Asdrubale Mattei, duca di Giove, in occasione delle sue seconde nozze con Costanza Gonzaga, l’edificio è l’ultimo in ordine di tempo dei cinque palazzi Mattei, un unico complesso architettonico noto come “Isola dei Mattei”, situato tra via Caetani, via delle Botteghe Oscure, piazza e via Paganica, piazza Mattei e via dei Funari. E’ unico nel suo genere grazie allo straordinario cortile interno (in netto contrasto con la sobrietà dell’esterno), con scenografici effetti prospettici e una notevole ricchezza di decorazioni: statue, busti, sarcofagi e frammenti architettonici dell’antichità si fondono con gli stucchi barocchi che li incorniciano in una perfetta unità di concezione pittorica. Il palazzo oggi ospita al suo interno, tra gli altri, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea.