Per gli amanti dell’arte, Galleria Doria Pamphilj è un luogo assolutamente imperdibile, tutto da visitare, non solo per i suoi grandi capolavori artistici, ma anche per la meravigliosa cornice in cui sono esposti! Scopri qui quando farlo insieme a noi!

 

La storia di Palazzo Pamphilj

Il nucleo originario del palazzo risale al Cinquecento quando costituiva la residenza del cardinale Fazio Santoro della Rovere. Nel Seicento poi il cardinale Pietro Aldobrandini – nipote di papa Clemente VII – lasciò il palazzo in eredità alla nipote, Olimpia Aldobrandini, moglie di Camillo Pamphilj. La coppia si dedicò subito ad apportare qualche modifica, come per esempio la realizzazione dell’Appartamento Nuovo con affaccio sulla piazza posteriore verso il Collegio Romano. Fu così che anche la collezione d’arte fu ampliata con le opere qui portate dai Pamphilj che andarono ad aggiungersi a quelle già presenti degli Aldobrandini.

La Galleria quadrilatera fu invece realizzata nel Settecento per volere di Camillo Pamphilj che affiderà i lavori a Gabriele Valvassori. Altri importanti interventi si ebbero poi nell’Ottocento quando Filippo Andrea IV Doria Pamphilj incaricò l’architetto Andrea Busiri Vici della realizzazione della Sala dei Velluti e del Salone da Ballo.

 

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I capolavori: Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Velázquez

Il palazzo oggi rappresenta ancora la dimora privata dei principi Doria Pamphilj, ma alcune sue sezioni sono aperte al pubblico, tra cui la Galleria che ospita al suo interno le più importanti opere della collezione. Tra queste spiccano il Ritratto di Innocenzo X realizzato da Velázquez, vero e proprio capolavoro della ritrattistica seicentesca, la Salomè con la testa del Battista di Tiziano, la Maddalena Penitente e il Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio e il Doppio Ritratto di Raffaello.

 

 

 

Le sale di Palazzo Pamphilj

Ma si possono visitare anche alcune importanti e sfarzose sale del Palazzo come per esempio la Sala dei Velluti, così chiamata per i preziosi parati genovesi di tardo Settecento; la Sala da Ballo o ancora la Galleria degli Specchi la cui volta, interamente affrescata da Aureliano Milani nel Settecento, presenta le Fatiche di Ercole, ispirate alla fantasiosa genealogia della famiglia Pamphilj.

 

 

 

Gli appartamenti privati dei Pamphilj

Con un apposito biglietto, sono inoltre visitabili gli appartamenti privati dei principi e delle principesse che qui hanno vissuto dal Seicento in poi: ancora oggi abitati dagli ultimi discendenti della famiglia, furono di volta in volta decorati e arredati secondo il gusto del tempo. 

 

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