Nella parte nord di Roma, lungo la via Flaminia, all’inizio del Novecento sorse un elegante ed interessante quartiere, ricco di sorprese, nonostante la sua “breve” storia, anche perché è in continua evoluzione. L’intera area che per secoli era stata quasi totalmente disabitata a causa dei continui allagamenti del Tevere, dopo un’importante bonifica, divenne una distinta zona residenziale. Ma non solo. Il Flaminio fu tra i primi quartieri ad essere costruiti nel 1911 (anche se venne inaugurato ufficialmente solo una decina di anni dopo) e si caratterizzò fin da subito per il suo carattere di polo culturale, museale e sportivo. 

 

Flaminio: tempo libero e cultura

Sorsero qui infatti alcuni dei luoghi che ancora oggi caratterizzano “il tempo libero” dei romani e non solo. Basti pensare al Teatro Olimpico o all’Ippodromo di Parioli. Ancor più interessanti i musei presenti nel quartiere, in grado di spaziare per gusti e collezioni. Si parte infatti dalla storia antica dell’ETRU – Museo Nazionale Etrusco allestito nella splendida residenza rinascimentale di Villa Giulia, fino ai due musei dedicati all’arte moderna e contemporanea. Quali? Il più “antico” è certamente La Galleria Nazionale, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea con la più completa collezione dedicata all’arte italiana e straniera tra il XIX e il XXI secolo ospitata nell’imponente edificio progettato da Cesare Bazzani. Il più “moderno” è invece il celebre MAXXI, il museo delle arti del XXI secolo progettato dalla straordinaria Zaha Hadid.

 

 

Flaminio e lo sport

Ma anche lo sport, come accennato, ha sempre occupato un posto preminente all’interno del primo quartiere di Roma: ed ecco dunque lo Stadio Olimpico e quello Flaminio, il Palazzetto dello Sport e l’intero l’impianto del Foro Italico. Inaugurato nel 1932 con il nome di Foro Mussolini, il vasto complesso sportivo alla base di Monte Mario, fu ideato e realizzato da Enrico Del Debbio fra il 1927 e il 1933, ma venne completato dopo la guerra fra il 1956 e il 1968.

 

Foro Italico e ponte duca_lasinodoro d'aosta 1960_lasinodoro

 

 

Flaminio e la musica

In questo ambito, impossibile è non menzionare l’Auditorium Parco della Musica, un complesso multifunzionale progettato da Renzo Piano, inaugurato nel 2002 e realizzato per ospitare eventi musicali e culturali di varie tipologie. I volumi principali del complesso sono costituiti dalle tre sale da concerto, allocate in edifici di diverse dimensioni, e disposte a raggiera intorno a un teatro all’aperto, la cavea, che può accogliere circa 3.000 spettatori! L’Auditorium è inoltre sede stabile dal 2003 della Stagione Concertistica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – che ospita all’interno della struttura anche la propria Bibliomediateca e il Museo degli Strumenti Musicali

 

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Perla di architettura e ingegneria contemporanea, è anche il nuovissimo e ormai famoso Ponte della Musica, passaggio obbligato per chi desidera attraversare il fiume, godendosi un mix di futurismo e sguardo al passato. Realizzato in acciaio e cemento armato è dedicato ai pedoni, i ciclisti e i soli mezzi pubblici, mentre è interdetto al traffico cittadino! A seguito della scomparsa del compositore romano Armando Trovajoli nel 2013, si è deciso di dedicare questo straordinario ponte proprio a chi ha reso omaggio a Roma con la sua arte. 

 

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“La piccola Londra”

Accanto a queste imponenti strutture, sorge un imponente quartiere residenziale, che in alcuni tratti si configura come una piccola oasi di pace, grazie ad una serie di villette incastonate nel verde. Ed è proprio in questo quartiere che lungo via Bernardo Celentano, sorse una insolita area residenziale conosciuta più comunemente come “la piccola Londra”.

 

flaminio_la piccola Londra_lasinodoro

 

Come mai? Per via delle sue caratteristiche villette a schiera, in stile prettamente british, con tanto di colorati portoni in legno, piccole scale che conducono all’entrata e cancelletti in ferro battuto che dividono l’edificio dal marciapiede! Nata agli inizi del Novecento per ospitare gli alti impiegati e burocrati che lavoravano nei ministeri romani, la via venne poi restaurata alcuni anni dopo, con quel caratteristico stile di respiro internazionale, che ancora oggi la contraddistingue da ogni altra via cittadina.

Passeggiare lungo il quartiere Flaminio è un’esperienza assolutamente da non perdere per chi vuole conoscere Roma in ogni suo aspetto, anche al di fuori del solito circuito turistico e scoprire ciò che di innovativo la città sa offrire ai suoi abitanti e non solo. Vi aspettiamo quindi alla nostra passeggiata “Flaminio. Dalla Piccola Londra alla Roma contemporanea”: controlla qui per vedere quando è in programma!