Alle pendici del Campidoglio, e più precisamente ai piedi della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, si scorge una struttura in parte sotterranea, che desta sempre la curiosità e l’ammirazione dei passanti. Si tratta di un’antica insula romana detta appunto Insula dell’Ara Coeli: un caseggiato a più piani destinato ad abitazione in affitto, tipico del periodo imperiale.

 

Le abitazioni degli antichi romani: Insulae e Domus

Roma infatti, a partire dal I secolo d.C., visse un vero e proprio boom demografico: questo comportò la progettazione e la realizzazione di un nuovo modello abitativo, che si estendesse maggiormente in altezza e che fosse suddiviso al suo interno in più appartamenti e camere. Le insulae infatti potevano raggiungere anche i cinque piani di altezza ed essere davvero molto grandi, arrivando ad ospitare, come nel caso di quella dell’Ara Coeli, fino a 380 persone!

 

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Se comunemente si ritiene che nelle domus abitassero le famiglie più facoltose e nelle insulae vivesse la gente comune, non dobbiamo in realtà farci trarre in inganno: infatti le insulae non sono altro che le antenate dei nostri condomini e potevano essere affittate ad un solo nucleo familiare o a più persone insieme. Se si aveva infatti a disposizione un budget ampio, era possibile affittare un appartamento posto al primo piano, considerato “nobile”, poiché più grande e meglio servito; viceversa, se i problemi economici erano molti, ci si doveva accontentare di un’angusta stanza all’ultimo piano, il più scomodo e pericoloso. Non era infatti raro il crollo di questi edifici, dovuti spesso agli incendi e alla scarsa manutenzione!

 

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Insula dell’Ara Coeli: la scoperta e come era fatta

L’Insula dell’Ara Coeli, scoperta casualmente con i grandi lavori di sventramento degli anni Trenta del Novecento, risale al II secolo d.C. e ancora oggi conserva, oltre al piano terra con le botteghe – visibili oggi a diversi metri di profondità rispetto all’attuale piano di calpestio – un mezzanino, solitamente adibito a casa dei negozianti, e ben tre piani, anche se l’ultimo molto mal ridotto.

 

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L’Insula dell’Ara Coeli attraverso i secoli

Purtroppo parte dell’insula è andata distrutta con la costruzione della scalinata e dalla Basilica dell’Ara Coeli e quindi oggi, entrando al suo interno, è possibile visitare solo le sale del primo e del secondo piano. Assai curioso è però vedere come non solo l’insula sia stata costruita sfruttando il più antico muro di contenimento del Campidoglio, ma anche come essa stessa, dopo varie destinazioni d’uso di epoca medievale, sia stato utilizzata come fondamenta per la costruzione della Chiesetta di San Biagio del Mercato, di cui oggi resta solo il raffinato arcosolio affrescato con l’immagine di Cristo nel sepolcro e il delizioso piccolo campanile.

 

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Infatti anche questa chiesa a sua volta subì l’obliterazione da parte della Seicentesca Chiesa di Santa Rita da Cascia, smontata nel Novecento e rimontata poco oltre, accanto al Teatro di Marcello. L’insula dell’Ara Coeli è dunque un vero gioiello della storia della città, capace di raccontare con le sue trasformazioni il passaggio dei secoli e delle abitudini di vita e di gettare luce sulle consuetudini quotidiane in uso nell’antica Roma. Scopri qui quando visitarlo insieme a noi!