Tra i luoghi forse meno noti di Roma, in grado però di rivelare numerose sorprese, vi sono certamente le Case Romane del Celio! Scopriamo insieme la loro straordinaria storia.

 

Il Clivo di Scauro

L’area archeologica si trova oggi esattamente al di sotto dell’antica Basilica dei Santi Giovanni e Paolo e vi si accede da una delle strade più suggestive di tutta Roma, il Clivo di Scauro. La via ha infatti mantenuto praticamente intatto tutto il suo antico fascino: una breve stradina un tempo interamente coperta da portici e su cui si affacciavano, da un lato e dall’altro, una serie di alte insulae, i caseggiati a più piani tipici dell’antichità, con botteghe a pianterreno. Appena varcato l’ingresso delle Case Romane, ci si troverà esattamente all’interno di alcune di queste antiche botteghe, munite anche di retrobottega adibito a pratico magazzino in cui poter stipare le merci.

 

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Case Romane del Celio: un po’ di storia

In origine alcune di queste botteghe – sul lato opposto del Clivo di Scauro – si aprivano su un’altra antica strada su cui affacciava anche una sontuosa domus, una casa privata molto grande e lussuosa, nata per ospitare una sola famiglia benestante, il cui inquilino probabilmente era anche il proprietario della vicina insula. Di questa residenza restano ancora oggi ben visibili alcuni vani e un grande complesso termale privato, posto però ad un livello inferiore rispetto al piano di calpestio delle botteghe.

 

Gli affreschi nelle Case Romane del Celio

Durante il III secolo d.C., tutta questa area diventò un unico complesso residenziale: ai piani più alti gli appartamenti dell’insula, mentre a pianterreno, una nuova domus ben più estesa della precedente e riccamente decorata con delicate e raffinate pitture parietali. Nella cosiddetta Sala dei Geni, le pareti sono affrescate con festoni di fiori e frutta sorretti da Geni alati, con graziosi amorini ritratti mentre vendemmiano; nel Ninfeo invece, l’affresco in parete racconta molto probabilmente il ritorno di Proserpina dall’Ade, posta tra Bacco e Cerere.

 

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Alcune pitture suggeriscono però che nel IV secolo d.C. i nuovi proprietari avevano probabilmente abbracciato un nuovo culto di stampo orientale, forse proprio il Cristianesimo. L’affresco situato nella cosiddetta Sala dell’Orante infatti, presenta un personaggio con le braccia aperte in atteggiamento di preghiera, che secondo molti studiosi, diviene il principale indizio dell’uso dell’ambiente da parte di Cristiani.

 

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La Confessio dei Santi Giovanni e Paolo

Proseguendo oltre, verso il cuore più interno delle Case, si raggiunge il piccolo vano della Confessio, ricavato a metà della scala che conduceva ai piani superiori dell’insula.

 

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Qui, in una piccola nicchia scavata direttamente nella parete, sono presenti preziose decorazioni pittoriche di epoca cristiana, databili alla seconda metà del IV secolo d.C. e legate indubbiamente alla vita dei santi Giovanni e Paolo. Tradizione vuole infatti che, in queste stanze, abbiano abitato i due fratelli e soldati romani, che furono poi uccisi e proprio in questo punto sepolti! Il martirio dei due fratelli è esattamente ciò che lega le antiche abitazioni di epoca romana alla frequentazione cristiana del luogo nei secoli successivi: l’intero complesso diventò infatti meta di pellegrinaggio e preghiera per numerosi fedeli e già nel V secolo si iniziò la costruzione di una vera e propria basilica, esattamente al di sopra del luogo del martirio.

 

Antiquarium e Oratorio Medioevale

Prima di uscire, due sorprese attendono il visitatore dell’area delle Case Romane del Celio: la prima è il prezioso Antiquarium, un piccolo museo che espone tutti i reperti qui rinvenuti durante gli scavi; l’altra la si potrà scoprire tornando verso l’uscita e cioè il piccolo Oratorio di epoca medioevale in cui è possibile ammirare una rara rappresentazione della crocifissione con il Cristo vestito, seguendo cioè la moda orientale!

 

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