Fino al 19 Agosto del 2018 sarà possibile ammirare nelle sale del Museo di Roma Palazzo Braschi il più grande nucleo di opere di Canaletto, mai esposte prima in Italia. Solo questo merita una visita, ma c’è molto di più: un insieme di vedute e paesaggi di assoluto incanto e bellezza! La mostra intende infatti celebrare il 250° anniversario della morte del pittore veneziano, presentando al pubblico 42 dipinti – inclusi alcuni celebri capolavori – 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio, provenienti dai più importanti musei del mondo. Canaletto, uno dei più noti artisti del Settecento europeo, con il suo genio pittorico rivoluzionò il genere della veduta ‒ ritenuta fino ad allora secondaria ‒ mettendola al pari della pittura di storia e di figura, innalzandola ad emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo.

 

La vita di Canaletto

Una vita avvincente e straordinaria quella di Canaletto: dalla giovinezza trascorsa tra Venezia e Roma come uomo di teatro e pittore di rovine romane, fino al successo internazionale ottenuto grazie alle commissioni degli ambasciatori stranieri, con le ampie tele che rappresentano le feste della Serenissima svolte in loro onore e all’entusiasmo dei turisti inglesi del Grand Tour. Per loro le luminose vedute di Venezia, così ricche di dettagli architettonici e di vita quotidiana, costituivano infatti i più incantevoli souvenir del viaggio che si potessero desiderare.

 

Le opere di Canaletto in mostra

Tra le opere più celebri presenti alla mostra vi sono il Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell’Ascensione; Il ponte di Rialto da Nord e Il Canal Grande con Santa Maria della Carità.

 

 

Canaletto e le vedute di Roma

Ma non mancano le sorprese: le più piacevoli forse, per i cittadini romani, sono le sale dedicate alle vedute di Roma che Canaletto disegnò negli anni di attività, sulla base dei propri disegni o delle stampe. Tra le realizzazioni più celebri vi sono i 23 piccoli fogli che, con poche eccezioni, descrivono i monumenti della Roma antica, come per esempio Santa Maria d’Aracoeli e il Campidoglio e ancora i celebri “capricci archeologici” cioè composizioni di pura fantasia, che mostrano però fin da subito tutto il suo genio pittorico.

 

 

Canaletto e Londra

E’ chiaro però che quando si parla di Canaletto si parla di Venezia e quindi in mostra si trovano molte opere dedicate alle Serenissima con le piazze, i vicoli e i canali caratteristici. Un artista internazionale che dedicò alcune opere alla città più cosmopolita della sua epoca, Londra, dove trascorse ben nove anni a dipingere il Tamigi con il nuovo ponte nelle vedute verso Westminster e le residenze di campagna, opere che segnano un periodo di creatività felice e particolarmente fecondo. Qui il Chelsea College, la Rotonda, casa Ranelagh e il Tamigi.

 

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