Tra i mitici sette colli dell’antica Roma, il Campidoglio è il più piccolo ed è articolato in due differenti alture, il Capitolium e l’Arx, separate da una profonda valle, dove oggi sorge piazza del Campidoglio. Per la sua conformazione e posizione, almeno secondo quanto raccontano le fonti antiche, fu scelto come roccaforte fin dall’inizio della storia della città: secondo la tradizione qui furono edificati i primi insediamenti, abitati prima dai Greci venuti insieme ad Eracle e poi dai discendenti stessi dei Troiani.
Il Campidoglio in epoca romana
Vero è che l’importanza del Campidoglio crebbe notevolmente durante il periodo della Repubblica e la fase Imperiale. Fu sulla cima del colle che gli antichi romani edificarono alcuni importanti edifici di culto: il Tempio di Giove Capitolino, venerato insieme alle altre due divinità della triade capitolina, Giunone e Minerva; il Tempio di Giunone Moneta, dal cui appellativo sembra derivare il nome dato al denaro, Moneta appunto, essendoci qui l’officina di coniazione; il Tempio del dio Veiove, dio misterioso ed arcaico, forse corrispettivo giovanile ed infero di Giove. Sulla cima del colle però si trovava anche un altro importante edificio, il Tabularium, una sorta di archivio di stato, il cui nome si riferiva alle tabulae di bronzo, qui conservate, con incise le leggi e gli atti ufficiali.
I Palazzi del Campidoglio: Senatorio e dei Conservatori
Visitando i Musei Capitolini è possibile, anche se solo in parte, ammirare i resti della città antica, constatando come di fatto tutti gli edifici fossero orientati verso la piazza sottostante, cioè il Foro Romano. I primi importanti cambiamenti si ebbero durante il Medioevo, quando il Campidoglio continuò a rappresentare la sede dell’amministrazione cittadina. Ecco quindi che sui resti del Tabularium, sorse il Palazzo Senatorio, edificio destinato alla sede del Senato, la piazza antistante iniziò ad accogliere le adunanze del popolo, mentre alla metà del 1400, risale la costruzione di Palazzo dei Conservatori, sede della magistratura elettiva che aveva il compito di amministrare la città.
La sistemazione di Michelangelo
Una nuova sistemazione della piazza si avrà con papa Paolo III Farnese, che incaricò Michelangelo Buonarroti di procedere con un’ulteriore ridefinizione, verso la metà del Cinquecento. Il maestro fiorentino rivoluzionò l’assetto generale. Per prima cosa ribaltò l’orientamento della piazza, non più verso il Foro ma verso il nuovo centro del potere, San Pietro. Si dedicò poi all’intera riprogettazione dei due palazzi esistenti ai quali, per amore di simmetria, aggiunse Palazzo Nuovo: posto di fronte a Palazzo dei Conservatori, andò a chiudere lo spazio della piazza, come ideale e perfetta quinta scenografica.
Sempre a Michelangelo si deve la geniale idea di posizionare proprio al centro della zona – uno spazio ovale riempito da un disegno a stella (realizzato però solo nel 1940!) – la statua equestre in bronzo dorato dell’imperatore Marco Aurelio (oggi quella visibile è solo una copia, l’originale è custodita nei Musei Capitolini: controlla qui quando visitarli insieme).
La Cordonata del Campidoglio
Michelangelo ideò anche la Cordonata, la grande e monumentale scalinata di accesso che da piazza Venezia giunge fino in cima e che deve il proprio nome ai larghi scalini trasversali in pietra che la costituiscono, detti appunto “cordoni”. Un’opera non solo bella esteticamente, ma anche assai pratica perché consentiva un comodo transito non solo ai pedoni ma anche ai cavalli! Alla fine della scalinata svettano con tutta la loro imponenza le due statue dei Dioscuri, Castore e Polluce, mentre a metà della scalinata, sulla sinistra, è posta la statua di Cola di Rienzo, realizzata da Girolamo Masini nel 1887 proprio vicino al posto dove il tribuno fu giustiziato.
Le fontane del Campidoglio
E come spesso accade a Roma, immancabili sono i giochi d’acqua: monumentale è la fontana posta alla base della scalinata di Palazzo Senatorio con le statue dei fiumi Nilo e Tevere (provenienti dalle Terme di Costantino); nel cortile di Palazzo Nuovo, vi è la statua di Marforio, braccio destro di Pasquino; e ancora i due leoni in basalto nero, posti alla base della cordonata, provenienti probabilmente dal tempio di Iside e Serapide nel Campo Marzio.
- Fontana del Nilo
- Marforio
Una piazza davvero ricca di sorprese e con una storia millenaria: tutta da scoprire!