Quando si parla di antica Roma, si pensa immediatamente alle imponenti vestigia del centro cittadino del glorioso impero. Ma a pochi chilometri di distanza, è possibile passeggiare completamente immersi nella storia: dove? A Ostia Antica!

 

Dalla “mitica” fondazione allo sviluppo successivo

Tutto ha inizio con una leggenda: si racconta che Ostia sia stata fondata nel 620 a.C. dal re Anco Marzio proprio per sfruttare le saline alla foce (“ostium” in latino) del Tevere. Questo piccolo centro fu poi fortificato e ampliato già nella seconda metà del IV secolo a.C. divenendo un importante avamposto militare: proprio la sua posizione tra fiume e mare garantiva infatti un ottimo controllo per proteggere Roma, situata più all’interno. Con la crescita dell’Urbe e il suo predominio militare ma soprattutto commerciale nel Mediterraneo, Ostia fu dotata di un porto fluviale che divenne di fatto il principale emporio mercantile della capitale.

 

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Ostia dalla Repubblica all’Impero

Alla fine della Repubblica, Ostia era già un prospero centro commerciale cinto da mura in cui si aprivano tre porte. La principale, Porta Romana, si immetteva sulla via Ostiense, lungo cui si sviluppò una grande necropoli. Il potere e la ricchezza di Ostia continuarono a crescere in parallelo con la potenza di Roma. Quando furono costruiti i vicini porti di Claudio e Traiano, Ostia continuò ad ospitare molteplici attività economiche e commerciali divenendo sempre più florida e popolosa: si stima infatti che nel II secolo d.C. qui vivessero almeno 50.000 abitanti!

 

 

Gli imponenti resti di Ostia

Passeggiando oggi lungo il decumano (la strada principale della città romana) è possibile ammirare alcuni dei suoi monumenti, come per esempio gli horrea (depositi granari), le Terme di Nettuno dai ricchi mosaici pavimentali, la Caserma dei Vigili del fuoco, il teatro (ancora oggi funzionante) affacciato sul piazzale delle Corporazioni, dove si svolgevano le importanti attività commerciali, proprio all’interno dei singoli “uffici” i cui pavimenti raccontano ancora oggi, nei soggetti dei loro mosaici, le attività svolte.

 

 

Immancabile ovviamente il cuore cittadino, il grande Foro in cui dominava l’imponente Capitolium, il tempio principale della città, ma su cui si affacciavano anche altri edifici pubblici come le cosiddette Curia e Basilica per l’amministrazione giuridica.

 

 

Ma è entrando nelle aree residenziali che si possono forse scoprire le note più curiose delle città: non solo le insulae, i grandi caseggiati a più piani, ottimamente conservati, che ben ci fanno intuire lo sviluppo del quartiere, ma soprattutto i luoghi legati ai lavori quotidiani, come l’edificio dei mulini in cui si macinavano le farine per la cottura del pane; le fulloniche, botteghe in cui si lavavano e coloravano i tessuti con l’ausilio dell’urina (l’odore quindi non doveva essere dei migliori!) o ancora i negozi come la pescheria, adiacente al foro. Ancora più sorprendente è il Thermopolium, un vero e proprio “fast food” dell’antica Roma: al bancone si ordinava scegliendo le pietanze tra quelle esposte o illustrate nell’affresco parietale, si attendeva la preparazione del proprio ordine e poi si poteva scegliere di consumare sul posto o da asporto.

 

 

Ma Ostia non era una città abitata solo da semplici lavoratori: molte erano le influenti famiglie che risiedevano in città, in sontuose domus, tra cui le celebri “case decorate”, come quella detta delle Ierodule, la Casa di Diana, le insulae di Giove e Ganimede, delle Muse o ancora delle Pareti Gialle.

 

 

Tra i luoghi più curiosi di Ostia, vi è certamente la latrina pubblica alle spalle del foro: le sedute in marmo sono poste una accanto all’altra, facendo intuire la vicinanza fisica tra le persone. Per l’igiene personale una pratica spugnetta poteva essere usata all’occorrenza… da tutti!

 

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Latrine (Ostia Antica)

 

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