Tra i papi più celebri e forse più controversi della storia della Chiesa, è impossibile non riservare un posto privilegiato a papa Alessandro VI Borgia. Fu però anche mecenate di umanisti e artisti.
Alessandro VI Borgia: biografia
Nato fra il 1430 e il 1432 a Valencia, in Spagna, Rodrigo Borgia era figlio di Isabel de Borja, sorella di quell’Alfonso che fu papa Callisto III. Della sua prima giovinezza sappiamo soltanto che era chierico della Chiesa di Valencia e che ebbe, per opera dello zio vescovo, benefici ecclesiastici in questa e altre diocesi spagnole. Non è neanche noto con precisione quando giunse in Italia, anche se sappiamo che nel 1456 si laureò in diritto canonico a Bologna.
Grazie allo zio papa, non disdegnò affatto un po’ di “sano” nepotismo e fu così che in pochissimi anni, iniziò la sua personale scalata al potere: fu nominato prima notaio della Sede Apostolica, poi cardinale e diacono di San Nicola in Carcere, fino a ricoprire l’importante carica di Vicecancelliere della Chiesa. E da allora, secondo il tipico mal costume dell’epoca, cominciò il proprio personale cumulo di benefici ecclesiastici, che continuò ad accrescere anche dopo la morte di papa Callisto III.
La relazione con Vannozza Cattanei
Fra il 1465 e il 1469 incontrò quella che ben presto diventò la sua amante “ufficiale”, la locandiera Vannozza Cattanei. Dalla relazione con il futuro pontefice, nacquero ben quattro figli: Cesare, Giovanni, Lucrezia e Goffredo. Una condotta questa che poco si adattava alla moralità ecclesiastica. Molti furono infatti i nemici del Borgia e tra i più acerrimi vi era certamente il cardinale Giuliano della Rovere, nipote di papa Sisto IV, poiché entrambi erano uomini ambiziosi ed intelligenti, chiaramente in lotta per l’elezione al papato. Dal 1484 alla sua elezione a pontefice nel 1492, il Borgia fu estremamente attivo nella vita del governo della Chiesa di Roma. All’indomani della morte di Sisto IV infatti, Rodrigo mercanteggiò con gli altri prelati e con i vari signori della penisola italiana per ottenere l’elezione al papato. Privato del sostegno dei suoi alleati, non poté far altro che convergere i suoi voti sul debole Giovanni Battista Cybo, che fu eletto papa col nome di Innocenzo VIII. Ma alla morte di questi, riuscì dove prima aveva fallito e fu così che nel conclave del 1492 fu eletto al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI. In prima fila, sul sagrato di San Pietro, Vannozza assistette insieme a Lucrezia e alla cugina di Rodrigo, Adriana Mila, al tripudio con cui la città acclamava il nuovo papa.
La relazione con Giulia Farnese
Alessandro però aveva già rivolto da qualche tempo le sue attenzioni alla giovanissima Giulia Farnese, nuora della cugina Adriana, nota in tutta Roma come “Giulia la Bella”, per la straordinaria avvenenza del suo aspetto. La fanciulla quindi finì ben presto con il sostituire definitivamente Vannozza nel ruolo di concubina ufficiale del Borgia, tanto che con l’elezione papale, molti presero a soprannominarla – e non con poca ironia – “Concubina Papae” o addirittura “Sponsa Christi”!
I figli di papa Borgia: Cesare, Lucrezia e gli altri
Tra esecuzioni capitali – celebre fu quella del Savonarola a Firenze – e la nomina di moltissimi nuovi cardinali, il Borgia nel 1499 proclamò solennemente il Giubileo del nuovo secolo organizzando, per la prima volta nella storia, la cerimonia di apertura delle quattro porte sante nelle quattro Basiliche papali. Ma poteva forse, da papa, dimenticarsi dei propri figli? Certo che no! Cesare fu quindi eletto cardinale anche se ben presto tornò allo stato laicale per sposare la principessa francese Charlotte d’Albret, ottenendo così il titolo di duca di Valentinois. Lucrezia diventò un’importante pedina da giocare nella scacchiera politica internazionale grazie ai matrimoni: fu data infatti in sposa prima a Giovanni Sforza, signore di Pesaro, poi ad Alfonso d’Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli ed infine ad Alfonso d’Este, signore di Ferrara. Il papa poi per il figlio Giovanni creò appositamente il ducato di Benevento, anche se il poveretto non ebbe vita lunga, perché a soli 21 anni, fu assassinato a Roma da ignoti e di fatto il vero colpevole non fu mai trovato! L’unico figlio del papa a rimanere pressoché nell’ombra fu Goffredo, tanto da venir menzionato raramente nei commenti dell’epoca.
- Cesare Borgia
- Giovanni Borgia
- Lucrezia Borgia
- Goffredo Borgia
Il mecenatismo di Alessandro VI: Pinturicchio e gli altri
Una delle poche note positive ascrivibili al papato del Borgia, fu il suo grande mecenatismo: commissionò al Pinturicchio il ciclo di affreschi per i propri appartamenti papali in Vaticano (nelle immagini qui sotto) e per quelli a Castel Sant’Angelo (perduti); fece realizzare il primo Orto Botanico di Roma e sotto il suo pontificato, il cardinale Jean Bilhères de Lagraulas – ambasciatore di Carlo VIII presso la Santa Sede – commissionò la celebre “Pietà” a Michelangelo.
- Resurrezione
- Sala delle Sibille
- Disputa di Santa Caterina
Gli ultimi anni e la morte
E misteriosa è anche la sua scomparsa avvenuta nel 1503: le cause ufficiali affermano che il papa morì per un attacco improvviso di malaria, ma c’è anche chi ritiene che sia avvenuta per avvelenamento, ma per errore. Quale sarà la verità? Non è dato saperlo. Certo è che anche la sepoltura subì vicende travagliate. Fu prima deposto, senza alcuna celebrazione funebre, in San Pietro; successivamente fu traslato nei sotterranei dove rimase fino a quando nel 1610 le sue spoglie trovarono definitiva sistemazione nella Chiesa di Santa Maria di Monserrato (chiesa nazionale degli Spagnoli in Roma), dove rimasero praticamente dimenticate per secoli. Fu infatti solo nel 1889 che venne realizzato dallo scultore Felipe Moratilla il mausoleo dei due papi spagnoli della famiglia Borgia: Callisto III e il nostro Alessandro VI.